Nelle strade di Stettino, una delle città più popolate della Polonia e vivace centro culturale, è comparsa la celebre immagine di Untitled (Your body is a battleground) (1989) di Barbara Kruger, grazie all’operato di TRAFO Center for Contemporary Art, che si è occupato dell’affissione dei manifesti in tutta la città come atto dimostrativo di resistenza alla nuova legislazione.
Negli ultimi mesi, infatti, le questioni sull’aborto hanno animato la discussione pubblica in Polonia: a Varsavia e in altre città, le proteste si sono manifestate con numerosi cortei in risposta alla posizione assunta dal governo polacco di maggioranza sovranista. Migliaia di donne si sono mobilitate contro la legge anti aborto polacca in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che vieta l’aborto anche nel caso di gravi malformazioni del feto – casistica che determina il 98% degli aborti legali in Polonia – sentenza per la quale si è arrivati a parlare anche di violazione dei diritti umani.
La nazione polacca è stata tra le prime ad assumere una posizione progressista riguardo l’aborto: quando le donne in Italia, Germania e Francia protestavano per i loro diritti, negli anni Sessanta e Settanta, in Polonia già si poteva praticare l’aborto legale. Una posizione rigida, retrograda e anacronistica, quindi, quella assunta dal governo polacco, con migliaia di persone che hanno dimostrato la loro opposizione a questa palese minaccia ai diritti delle donne.
L’opera originale di Barbara Kruger richiama le battaglie, quelle femminili, di cui il corpo è teatro: una metafora suggerita dal primo piano di una donna, in bianco e nero per una metà, in negativo per l’altra, e dalla frase your body is a battleground. L’artista statunitense la ideò in occasione della marcia pro-choice che ebbe luogo nel mese di aprile 1989 a Washington e non è la prima volta che il poster viene esposto in uno spazio pubblico in Polonia: già nel 1991, a Varsavia, la versione polacca dell’originale era stata simbolo di espressione per le donne protestanti a favore dei loro diritti. In quell’occasione, i manifesti furono rimossi nel giro di pochi giorni e poi un gruppo femminista provvide di nuovo all’affissione in punti della città difficilmente raggiungibili.
Untitled (Your body is a battleground) è la voce di tante donne, negli anni ’80 e ancora oggi. Artista concettuale che da sempre affronta temi politici e questioni di genere posizionandosi in maniera critica nei confronti dei mass media e della pubblicità, Barbara Kruger ha saputo costruire un linguaggio personale e, allo stesso tempo, universale. Considerata una degli artisti americani più importanti – sarà tra i protagonisti di una grande mostra che si terrà a Palazzo Strozzi – nonché una delle donne più rilevanti a livello mondiale, Kruger ha denunciato lo stereotipo femminile, ha rovesciato i cliché di genere e i suoi messaggi sono entrati nella nostra memoria, nel passato e nell’attualità, con l’arte e con l’attivismo.
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