Categorie: Attualità

Il video virale delle torri di San Siro? Già fatto nel 1997 da Paola Di Bello

di - 5 Novembre 2019

Nell’era della rivoluzione dei Social Network, i grandi numeri non solo contano ma si possono anche contare facilmente. Per esempio, il video delle iconiche torri pedonali di San Siro che, attraversate da centinaia di persone, sembrano avvitarsi su se stesse, postato il 2 ottobre da Daniel Holland alias @Danny Dutch su Twitter, ha totalizzato 1 milione e mezzo di visualizzazioni, 15114 retweet e 63816 like. Insomma, è diventato virale, al punto da essere condiviso da varie testate generaliste e, addirittura, sportive, dalla Repubblica alla Gazzetta dello Sport. Peccato, però, che l’idea di riprendere il vorticoso effetto ottico sia di Paola Di Bello che, nel 1997, realizzò Video-Stadio, un video di 7 minuti, praticamente identico, citato su diversi saggi d’arte contemporanea, come Le icone fluttuanti. Storia del cinema d’artista e della videoarte in Italia, di Angela Madesani, pubblicato da Mondadori, e recentemente esposto proprio sul maxischermo dello stadio, in occasione del progetto espositivo “Milano, ora e qui”.

Il video di Paola Di Bello, proiettato nello Stadio San Siro

Lo Stadio identico di Di Bello e Holland. Coincidenze?

La singolare “coincidenza” è stata subito notata dalla stessa Di Bello, che ha lanciato l’hashtag lets give the artist what belongs to the artist, taggando il Corriere della Sera, La Repubblica e la Gazzetta dello Sport. A loro volta, già diversi artisti e associazioni culturali stanno rilanciando l’hashtag. “Amante dell’arte, delle parole belle, del design e dei colpi fantasiosi” – imaginative heists -, così si descrive, sul suo profilo Twitter, Holland che, in effetti, il colpo l’ha messo a segno.

Ma oltre al caso specifico del video dello stadio San Siro di Di Bello e Holland, la riflessione sembra riguardare anche il peso rappresentativo dell’arte contemporanea sui canali di comunicazione generalisti e dei Social Network che, in questo caso, abbagliati dal mito dell’intrattenimento virale, si sono dimostrati quantomeno distratti oppure con la memoria corta.

Articoli recenti

  • Mostre

Cinque mostre da vedere a Berlino durante le vacanze di Natale

Dalla prima tappa berlinese di The Clock di Christian Marclay alle installazioni immersive di Petrit Halilaj, passando per pittura contemporanea,…

28 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Un volo nell’astrazione: da Kandinsky a tutta l’Italia del primo Novecento

Al MA*GA di Gallarate, fino al 12 aprile 2026, il racconto di come si irradia in Italia l’astratto a partire…

27 Dicembre 2025 16:20
  • Arte contemporanea

Il MACRO di Roma riapre le porte con una intera programmazione dedicata alla città

Dopo una lunga attesa, parte ufficialmente la direzione di Cristiana Perrella: oltre alla grande mostra UNAROMA, dedicata allo scambio intergenerazionale…

27 Dicembre 2025 15:00
  • Arte contemporanea

La mostra di John Armleder a Ginevra è come un mercatino delle feste

John Armleder gioca con l'eterna ambiguità tra opera e merce, per proporre una concezione allargata dell’arte. E la mostra al…

27 Dicembre 2025 13:30
  • Fotografia

L’ultimo regalo di Martin Parr è stato il colore delle cose di tutti

In un’epoca che sottrae presenza alle cose, il grande fotografo Martin Parr ha lasciato un’eredità che appartiene a tutti: la…

27 Dicembre 2025 12:30
  • Mercato

Mercato dell’arte 2025: storia e cronistoria dell’anno che sta per finire

Fiere, aste, collezionisti, maxi aggiudicazioni. Un racconto per frame, per picchi, per schianti, più o meno approfonditi e intrecciati tra loro,…

27 Dicembre 2025 12:22