Il Lazzaretto, photo credits Davide Lovatti
Câè tempo fino al 20 aprile 2023 per rispondere alla open call della sesta edizione del Premio Lydia allâarte contemporanea, rivolto ad artisti e artiste under 35 e dedicato alla memoria di Lydia Silvestri, scultrice di grande sensibilitĂ e radicale innovazione, nata nel 1929 e scomparsa nel 2018. Promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto di Milano, con il contributo di Fondazione Lydia Silvestri, questâanno il premio cambia format, da premio alla produzione a riconoscimento alla ricerca artistica: unâoccasione per intraprendere un percorso della durata di un anno, attraverso vari momenti di dialogo e confronto, per concludersi nel 2024 con la restituzione della ricerca presso il PAC Padiglione dâArte Contemporanea di Milano.
Lâedizione 2023 del Premio Lydia sarĂ curata da Claudia DâAlonzo, storica dellâarte, docente e curatrice e rinnova anche la giuria, con il coinvolgimento di Mariateresa Chirico, storica dellâarte, Vice Presidente Fondazione Lydia Silvestri, dei curatori Anna Daneri, Davide Giannella, Maria Paola Zedda, di Gianni Moretti, artista e docente, e di Diego Sileo, curatore PAC Milano. Restano confermate sia modalitĂ di partecipazione tramite open call che il premio di 5mila euro.
Da questâanno si premia quindi non piĂš una proposta di opera inedita, bensĂŹ una ricerca artistica in corso, che possa aver avuto precedenti fasi, eventualmente anche sostenute da altre collaborazioni, a partire da tematiche e questioni specifiche proposte dallâartista e non suggerite o richieste a priori dal bando. Da giugno 2023 a marzo 2024, il programma del Premio Lydia prevede momenti di dialogo individuale tra lâartista e la curatrice Claudia DâAlonzo che, dopo la premiazione, seguirĂ gli sviluppi del progetto.
Lâattenzione al processo creativo è un tratto identitario del premio fin dalla sua prima edizione ed è legato al rapporto con Lydia Silvestri e alla sua memoria. Allieva di Marino Marini e poi docente allâAccademia di Brera, ha avuto per anni il suo atelier negli spazi dellâattuale Fondazione â nata nel 2014 come Associazione culturale e poi trasformata in Fondazione non-profit nel 2017 â, animandolo con la sua incessante sperimentazione sulla materia, impiegando la tecnica scultorea per indagare il corpo e le sue forme, oltre le codifiche binarie della rappresentazione del genere e della sessualitĂ .
ÂŤLa nuova edizione del premio fa tesoro del percorso intrapreso negli scorsi anni, con lâintento di far emergere alcuni tratti distintivi legati alla storia e alla missione della Fondazione Il LazzarettoÂť, ha affermato Alfred Drago, Socio fondatore e Presidente della Fondazione Il Lazzaretto. ÂŤCon il Premio Lydia, infatti, la Fondazione vuole favorire il lavoro degli artisti e delle artiste attive in Italia, che sappiano destabilizzare letture e visioni sul presente. Accogliendo e sostenendo la sperimentazione artistica nello spazio dellâantico Lazzaretto, simbolo per secoli di segregazione e confinamento, la Fondazione dĂ nuova linfa a questo luogo e ne riscrive le finalitĂ , in continuitĂ con la vocazione della famiglia di filantropi che ha iniziato questo processo virtuoso, affidando gli spazi a Lydia Silvestri per il suo studio. Il legame con lâartista e la sua storia è confermato anche questâanno dalla collaborazione con la Fondazione Lydia SilvestriÂť.
Possono partecipare allâopen call unicamente artisti e artiste under 35 residenti in Italia con proposte di idee per una ricerca artistica originale â senza limiti di tematiche, tecniche, formati o linguaggi â da svilupparsi nel corso di dodici mesi. La restituzione finale degli esiti della ricerca avverrĂ nel corso del 2024 presso il PAC Padiglione dâArte Contemporanea di Milano che ospiterĂ un evento pubblico dedicato alla ricerca vincitrice, in modalitĂ e momenti che verranno individuati dallâartista e dalla curatrice nel corso dei mesi in dialogo con il curatore del museo, Diego Sileo. Per tutte le informazioni, potete cliccare qui.
Il premio in denaro di 5mila euro lordi a sostegno della ricerca artistica, è cosĂŹ suddiviso: 3mila per spese utili allo svolgimento della ricerca e 2mila come artist fee; e un percorso di accompagnamento al lavoro dellâartista vincitore tramite il dialogo con la curatrice e la fondazione nel corso di 12 mesi.
ÂŤIl Premio Lydia â ha concluso la curatrice Claudia DâAlonzo â vuole essere unâazione di sostegno ad una ricerca specifica, ma anche diventare nel tempo un osservatorio che sappia intercettare e valorizzare i fenomeni artistici in atto nel contesto italianoÂť.
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