Da cosa è composta la famosa Cupola realizzata da Brunelleschi per la Cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze? Non solo da mattoni, costoloni e affreschi vertiginosi ma da un’intera visione del mondo. Ora, grazie alle tecnologie di realtà virtuale, quella visione può essere esperita in prima persona. Con Brunelleschi’s Dome – Building the Impossible, WAY Experience schiude le porte di un viaggio nel tempo, alla scoperta del genio rinascimentale che seppe immaginare l’impossibile e costruirlo senza impalcature.
Il progetto, realizzato in collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore e inserito nel palinsesto Masters of Rinascimento co-prodotto da Slow Tour Tuscany, rappresenta un unicum nel panorama delle esperienze culturali italiane: 10 minuti di realtà virtuale ad altissima definizione che ricostruiscono in tre atti – navata, tamburo e cupola – l’intero processo creativo e costruttivo dell’opera brunelleschiana. A guidare i visitatori è lo stesso Brunelleschi, con voce narrante interpretata dall’attore Antonio Palumbo, in un racconto scandito da aneddoti biografici, dettagli tecnici e momenti decisivi della storia dell’architettura occidentale.
«Si tratta di un progetto dal forte carattere innovativo perfettamente in linea con la nostra mission: realizzare grandi progetti immersivi per migliorare l’esperienza di visita dei luoghi della cultura, ampliarne il target, aumentarne l’inclusività e generare così un impatto sociale positivo», ha dichiarato Marco Pizzoni, co-founder e CEO di WAY Experience.
L’esperienza è accessibile nello spazio VR di via degli Alfani a Firenze, a pochi passi dalla cattedrale. Qui, grazie a 12 postazioni attive ogni 15 minuti, i visitatori potranno attraversare le fasi fondamentali della costruzione: dalla disputa con Ghiberti fino alla posa finale della lanterna, osservando da vicino gli operai, i materiali, le macchine da cantiere e l’incredibile struttura autoportante che rese la Cupola un prodigio assoluto del Quattrocento.
A rendere possibile questa immersione è un complesso lavoro di produzione durato oltre otto mesi, che ha coinvolto un team di 18 professionisti – tra storici dell’arte, animatori, artisti 3D e sound designer – e l’impiego di tecnologie all’avanguardia come Unreal Engine 5.5, Blender, Houdini e Nuke. I contenuti sono proposti in formato VR 360 a 5K, con ricostruzioni fedelissime delle vetrate, texture HD degli affreschi di Vasari e Zuccari (65.536 x 8.192 pixel) e oltre 50 Metahumans, personaggi digitali realistici che restituiscono la vivacità del cantiere rinascimentale. Il tutto arricchito da una colonna sonora originale firmata da Fabio Sirna e registrata in formato ambisonico per un’esperienza acustica tridimensionale.
«La realtà virtuale permette di superare la narrazione tradizionale, offrendo al visitatore un viaggio immersivo nel tempo e un incontro diretto con la genialità di Brunelleschi, arricchendo la fruizione culturale di una delle icone di Firenze in modo consapevole», ah affermato Leonardo Capanni, coordinatore delle strategie digitali & Data Analysis dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
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