La Galleria Forni di Bologna ospita la mostra personale di Alberto Castelli: venti dipinti che testimoniano il singolare linguaggio figurativo dell’artista che fa della figura femminile la protagonista assoluta delle sue opere. Il percorso espositivo si snoda, così, in una galleria di ritratti abitata da donne dall’aria sottilmente seducente, pose estremamente eleganti e raffinate.
Sin dagli inizi della sua attività Alberto Castelli si è interessato al tema della figura femminile e le sue tele, tutte di grande formato ed eseguite con la tecnica dell’ olio su lino, raffigurano volti dai contorni netti
Non c’è nulla in queste immagini che evidenzi l’individualità di queste donne che se ne stanno semplicemente lì, come stereotipi prigionieri delle pagine patinate delle riviste di moda. Anche gli abiti e gli accessori sono scelti con estrema cura da parte dell’artista che sottolinea così il suo gusto per l’estetica e la classicità delle forme.
Quello dell’artista torinese è un ritratto che non si sofferma sulla psicologia del personaggio raffigurato e anche gli sfondi, amorfi e immobili, contribuiscono a creare questo senso di artificialità e straniamento. “Alberto Castelli si comporta con la figura umana come Marcel Duchamp con la ruota di bicicletta: la isola e la libera da ogni funzione” (Marco di Capua).
In realtà l’artista ha un forte debito stilistico nei confronti del cartellonismo pubblicitario dei nostri giorni, come anche del Realismo Magico e della Pop Art , in sostanza verso quelle esperienze pittoriche che hanno da sempre privilegiato la sintesi e i colori a plat rifiutando ogni forma di verosimiglianza naturalistica e trito sentimentalismo. Tutto nella pittura di Castelli, dalle pose e gli abiti alle espressioni dei volti, gli sfondi e i colori freddi denunciano il carattere fittizio e artificiale dell’immagine, caratteristiche queste, che probabilmente affascinano e conquistano oltremodo gli spettatori.
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simona venturino
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