Categorie: Danza

IMA, al Teatro Storchi di Modena, come riscoprire il piacere del corpo

di - 6 Aprile 2023

Sull’onda della ripresa post-Covid, alcune creazioni rimaste in standby, concepite nel periodo pandemico e suggestionate dal corpo inattivo per l’isolamento forzato, affiorano ora sulla scena manifestando quanto sia stato urgente il bisogno di ritrovare la vicinanza, il senso del gruppo, della condivisione. Lo esplicita anche Sofia Nappi nel suo spettacolo “Ima” (al Teatro Storchi di Modena per il Focus Carne di ERT-Emilia Romagna Teatro) vagheggiato durante il periodo del distanziamento sociale e della mancanza di contatto.

Ispirandosi al titolo dal duplice significato – in giapponese esprime l’attimo presente, mentre in ebraico indica la parola ‘madre’, con un particolare riferimento alla nascita e al rinnovamento -, la giovane coreografa fiorentina (classe ‘94) si avventura in un racconto che parte bene nelle intenzioni e nell’inizio dello spettacolo, ma poi sembra non trovare un suo centro drammaturgico, né un suo specifico coreografico. Le intriganti note programmatiche indicano che «L’essere soli con il nostro corpo ci fa percepire chiaramente che tutto, dentro e intorno a noi, non si è fermato, ma è in continuo divenire in una danza che è interconnessione di tutte le cose».

IMA – foto di Maks Richter

Formatasi alla Alvin Ailey School di New York e al metodo Gaga, oggi artista associata a Sosta Palmizi e coreografa freelance con alcune commissioni in Germania e nei Paesi Bassi, Nappi mette in scena i cinque validi interpreti della sua compagnia Komoco – Lara di Nallo, Valentin Durand, Evelien Jansen, Paolo Piancastelli, Gonçalo Reis – che, in gilet e bretelle, incedono dalle quinte con posture da anziani, e con grandi maschere rugose sul volto. Dal pesante baule che trascinano al centro dello spazio scenico, tireranno fuori un tappeto e diversi piccoli strumenti di una band musicale –un violino, un tamburello, una chitarra, una fisarmonica, una scatola; e via via, andando a ritroso nel tempo con la loro storia, col nostalgico e goffo ballo riattiveranno le loro membra (ci ricorda troppo la pièce “Ballarini” di Emma Dante).

IMA – foto di Maks Richter

Negli approcci e nel formarsi di coppie e di assoli, di soste solitarie, nel togliersi gradatamente le ingombranti maschere, sveleranno il bisogno della giovinezza e con essa la vitalità dei corpi. Ritroveranno la gioia del gruppo, la connessione reciproca e il piacere fisico della danza dopo la prigionia nei corpi fragili dell’anziano (come, appunto, una energica ripresa dalle limitazioni del lockdown).

IMA – foto di Maks Richter

Coreograficamente sono più che palesi i rimandi stilistici al linguaggio di Hofesh Shechter (del coreografo anglo-israeliano Nappi ha approfondito gli studi a Tel Aviv) in quelle braccia aperte e alzate al cielo, nei corpi flessibili e nel ritmo dinoccolato, nelle formazioni a griglia, nell’illuminazione della scena, nell’atmosfera teatrale della pièce. Inoltre, il continuo cambio di generi di musica – dal consumato valzer di Shostakovich ad Arvo Pärt al tango argentino di The Mexicali Brass alla nostalgica canzoncina francese “J’attendrai”, e altro ancora -, e il procedere a quadri, evidenzia un debole e sfilacciato sviluppo drammaturgico.

IMA – foto di Maks Richter

La mancanza di un vocabolario coreografico più personale – che ci auguriamo Nappi possa perseguire coniando una propria originalità -, è quanto si evince dal lavoro, certamente parziale di una visione più ampia dell’artista di talento, oggi impegnata con altre creazioni all’estero.

IMA – foto di Maks Richter

Articoli recenti

  • Beni culturali

Milano riscopre il Tesoro di Sant’Ambrogio con un nuovo percorso museale

A Milano, dal 5 dicembre 2025, apre Ambrosius, il nuovo percorso museale della Basilica, che intreccia patrimonio storico, ricerca scientifica…

5 Dicembre 2025 11:30
  • Mercato

L’inverno caldo della Miami Art Week 2025: cosa non perdere

Dicembre a Miami significa Art Week e Art Week significa tempo di fiera: tra Art Basel Miami Beach, UNTITLED Art,…

5 Dicembre 2025 10:21
  • Arte contemporanea

Hauser & Wirth arriva a Palermo: la nuova sede nello storico Palazzo De Seta

La super galleria internazionale Hauser & Wirth apre la sua prima sede italiana sul fronte mare di Palermo: concordato l’acquisto…

5 Dicembre 2025 10:21
  • Attualità

Città d’arte sotto pressione, se ne parla alla fiera Più libri più liberi

Alla Nuvola di Roma, in occasione della fiera Più libri più liberi, l’Associazione per l’Economia della Cultura apre un confronto…

5 Dicembre 2025 9:29
  • Libri ed editoria

Più libri più liberi 2025: la necessità del libro nel dibattito culturale contemporaneo

Fino all'8 dicembre Roma Convention Center – La Nuvola ospita l'edizione 2025 di "Più libri più liberi", la fiera nazionale…

5 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Otto mostre site specific per il 2026 – 2027 di Pirelli HangarBicocca: i protagonisti

Da Benni Bosetto a Rirkrit Tiravanija, passando per un omaggio a Luciano Fabro: annunciate le mostre che animeranno gli spazi…

4 Dicembre 2025 18:43