Categorie: didattica

didattica_interviste | Lapis: una casa editrice per ragazzi

di - 15 Maggio 2006

Partiamo dal nome: perché Lapis?
Lapis in latino significa pietra; lapis niger nel foro romano era la pietra dove si dice fosse presente la tomba di Romolo, cioè l’inizio di una civiltà, di una nuova cultura. Inoltre il lapis è uno strumento per lasciare un segno artistico. Perciò Lapis come pietra preziosa che ci auguriamo possa lasciare una traccia, un segno, una memoria importante.

Com’è nata l’idea di creare una casa editrice di libri per ragazzi dedicata al mondo dell’arte o che comunque coinvolga sempre anche l’aspetto artistico?
Lapis nasce nel 1996 dopo la pubblicazione del volume I bambini alla scoperta di Roma antica: una guida turistica per ragazzi che possono autogestirsi diversi itinerari di visita attraverso i siti archeologici più rilevanti della capitale. Il successo ottenuto da questo libro ha indotto me ed Anna Parisi, con cui è stato realizzato questo primo prodotto, a dedicarci all’editoria.

Com’è proseguita questa avventura?
La guida di Roma si è trasformata in una collana I bambini alla scoperta di…, la prima collana di guide turistiche utilizzabile direttamente dai ragazzi -ma sappiamo anche dai loro genitori- per visitare con occhi più curiosi e attenti alcune città italiane. Nel 1998 abbiamo iniziato a lavorare per una nuova collana: Arte tra le mani, agili pubblicazioni, ideate e illustrate dal grafico e illustratore Paolo Marabutto, che spesso accompagnano importanti mostre d’arte italiane. Sono libri-gioco che attraverso l’osservazione di alcuni particolari di opere di artisti famosi stimolano l’avvicinamento all’arte moderna e contemporanea nonché la sperimentazione artistica attraverso suggerimenti laboratoriali. Il primo di questi libri fu dedicato a Capogrossi, l’ultimo a Modiglioni in occasione dell’esposizione, ancora in corso, a Roma al Complesso del Vittoriano. Questa collana nel tempo è diventata lo zoccolo duro dell’attività editoriale: essendo presente sia nelle librerie che nei bookshop dei musei riesce a raggiungere un pubblico molto ampio e nel 2001 ha vinto anche il Premio Andersen come migliore collana di divulgazione.

Le produzioni più recenti?
Successivamente ci siamo dedicati alla divulgazione scientifica con la creazione della collana Ah Saperlo!. Disegni umoristici, interviste immaginarie con i protagonisti del mondo scientifico accompagnati da un testo semplice ma rigoroso invitano a conoscere argomenti scientifici adatti ai ragazzi e alle loro curiosità.
Tutte collane di particolare successo che ci hanno dato la spinta ad aprirci ad altri campi: gli albi illustrati e la narrazione. Gli albi illustrati, denominati Lapislazzuli, sono libri pensati come pietre preziose e uniche, sia per l’uso di un linguaggio semplice e poetico sia per le illustrazioni particolarmente ricercate che sappiano affrontare con leggerezza temi anche molto importanti nella vita di ogni bambino. Per la narrativa Le avventure di Philippe Gratin hanno riscosso un grande interesse. Sono gialli umoristici dove il protagonista recupera opere rubate ai musei per restituirle alle istituzioni di appartenenza.
Infine ci sono i Libri senza parole, nei quali invece delle parole parlano le illustrazioni. Questo è un prodotto che è stato adottato dalla campagna di promozione alla lettura Nati per leggere e che sta andando molto bene nonostante le perplessità del mercato. Utilizzando un libro gigante e attività laboratoriali questa collana è anche un progetto di comunicazione che sta girando le scuole e non solo d’Italia.

Osservando le vostre collane si nota che avete stretto collaborazioni importanti con le università…
Con l’Ateneo di Siena, e nello specifico con l’insegnamento di Antropologia cognitiva, abbiamo collaborato per la realizzazione in partenariato di un libro,Disegni e scrittura, che si presenta come un viaggio divulgativo attraverso i geroglifici e gli alfabeti del mondo. Per la collana di divulgazione scientifica collaboriamo con Giorgio Parisi, che ne è direttore in quanto Professore Ordinario di Teorie Quantistiche all’Università di Studi di Roma La Sapienza. Questo ci permette di pubblicare dei testi di alto rigore scientifico ma con un linguaggio semplice e a portata di giovani scienziati…

Qual è, secondo lei, la carta vincente della casa editrice Lapis?
Sicuramente un lavoro di gruppo particolarmente affiatato e fortemente collaborativo, in cui tutti i componenti hanno in mente in maniera chiara e lucida la linea di produzione che orienta le scelte e le nuove avventure editoriali.

roberta opassi


LAPIS-CASA EDITRICE PER RAGAZZI: v. Francesco Ferrara 50, Roma RM 00191 Italia; tel.06.3295935–fax 06.36307062 ; lapis@edizionilapis.it; www.edizionilapis.it

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