Non mancano i grandi nomi e le grandi personalità del mondo dell’arte in questo numero estivo di Art&Dossier. La protagonista delle primissime pagine è Silvia Bordini, la docente di Arte Contemporanea a La Sapienza presenta in un lungo e dettagliato articolo la sua mostra che, a Ferrara, vuole fare il punto sull’importante movimento dell’Arte Elettronica.
Le pagine successive riprendono la grande immagine di copertina e sono dedicate a Edward Weston; l’ampio articolo di Alberta Gnugnoli sul fotografo prende spunto dalla mostra in questi giorni allestita all’Art Institute di Chicago.
Orietta Rossi Pinelli firma probabilmente il più interessante articolo di questo numero: andare a scovare l’influsso, mai invasivo, che l’Impressionismo francese ebbe negli artisti statunitensi contemporanei. Di grande interesse notare, come sottolinea la Rossi Pinelli, come gli americani – seppur grandemente suggestionati dai coevi francesi – non abbandonarono mai quella estetica che li contraddistinse. Sul tema in coso a Huston, in Texas, una mostra fino al 16 settembre.
Sempre ad una grande mostra è dedicato l’articolo di Maria Teresa Benedetti “Oltre i confini dell’impressionismo”; l’evento è in corso ad Amsterdam fino al 9 settembre e intitolandosi “Paul Signac. Maestro del Pointillisme” sottolinea la formidabile influenza che l’artista francese ebbe sulle generazioni immediatamente succesive come quella dei Fauve.
Al confine tra pittura e cinema l’articolo dedicato a Vermeer posto come musa ispiratrice di numerosi registi contemporanei tra cui Peter Greenaway, Jhon Jost e Wim Wenders.
Dopo le mostre di Roma, Milano, Siena, e Cremona dedicate al rapporto tra arte e musica durante il periodo barocco non poteva mancare un articolo, Claudia Terribile l’autrice, che ritornasse sul tema proponendo nuove interpretazioni iconologiche di alcuni capolavori cinquecenteschi.
“Più spazio, più opere esposte, un nuovo rapporto con la città”, ecco – in sintesi, le promesse che il soprintendente di Firenze Antonio Paolucci si sente di fare per i futuribili ‘Nuovi Uffizi’.
L’immancabile dossier è dedicato agli Etruschi a firma di Mario Torelli, il prossimo sarà un omaggio di Vittorio Sgarbi al recentemente scomparso Balthus.
Articoli correlati:
La morte di Balthus
Silvia Bordini intervistata da Paola Capata per Exibart
Massimiliano Tonelli
Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…
A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…
Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…
In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…
La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…
Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…
Visualizza commenti
Sentiremo ciò che Vittorio Sgarbi dirà in merito a Baltus, per ora abbiamo letto volentieri le notizie riportate nel presente articolo.