Nelle primissime pagine subito una piccina ma interessante intervista al curatore internazionale Dan Cameron, che curerà la prossima Biennale di Istanbul. E fa bene FlashArt quando scavalca i confini e parla di design, ad esempio, come nel piccolo articolo di Filippo Romeo che tenta di mettere in parallelo l’arte visiva con certo design. Da Karim Rashid a Plamen Dejanoff e ritorno.
Ma ecco il fiore all’occhiello di questo numero di FlashArt, lo SpecialeToscana. Per la verità si tratta di un dossier corposo ma ben poco organico, probabilmente messo insieme con contenuti poco ‘lavorati’. In fretta. Parte con una infinita serie di interviste piccolissime a galleristi, critici, collezionisti. E finisce con dei saggetti a firma dei più noti critici d’arte della regione. Lo Speciale non fa minimo accenno alla nostra presenza in regione. Eppure siamo convinti che, nella redazione di FlashArt, Exibart non sia propriamente uno sconosciuto…
Nelle mitiche lettere al direttore Giancarlo Politi non manca occasione per ribadire la sua idiosincrasia verso la città di Roma (fatta passare molto velatamente come un ricettacolo di ladruncoli, nullafacenti, tiratori di sòle…). Tuttavia mentre il direttore di FlashArt risponde alle mostre, la Capitale continua a condurre ormai da un anno e mezzo (a tratti ben affiancata da Torino e da Napoli) la produzione di nuova cultura visiva contemporanea. Grazie a nuovi e numerosissimi eventi, nuove riviste, musei, istituzioni, salotti e gallerie.
Davide Bertocchi e Patrick Tuttofuoco sono i due giovani artisti italiani presentati da questo numero (il secondo campeggia anche su una delle due copertine). Per Bertocchi una intervista che rilegge la sua paradossale rilettura dello spazio. Per Tuttofuoco, star del momento, ben due articoli. Un’intervista di Sonia Campagnola ed un saggio a firma Jens Hoffmann.
Completano il numero due interessantissimi articoli firmati da critici di eccellente livello. Marco Senaldi ci parla dell’iperrealismo e dei rapporti tra gli artisti e le icone contemporanee. E’, in realtà, un lancio alla sua mostra che inagurerà sabato 10 maggio alla ex centrale elettrica di Piacenza. L’altro pezzo è firmato da Emanuela de Cecco e approfondisce il lavoro di tre artisti internazionali.
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Volete dire che flasciart ha censurato la presenza in Toscana di ExhibArt? Ma sono arrivati proprio al fondo.
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