Art Berlin Auf Wiedersehen: la fiera chiude i battenti dopo tre edizioni

di - 11 Dicembre 2019

Art Berlin non si farà più: la fiera d’arte moderna e contemporanea di Berlino chiude con la terza edizione, che si è tenuta a settembre 2019, negli hangar dell’ex aeroporto di Tempelhof, abbandonato nel 2008 e riconvertito in parco pubblico e sede di eventi nel 2010. Koelnmesse, la società che si occupa dell’organizzazione di Art Berlin, ha annunciato che l’esperienza di Art Berlin si chiude qui, a causa di alcune questioni sorte in merito alla possibilità di usare nuovamente la sede dell’ex aeroporto. Ma non solo. Il motivo principale di questo addio, ovviamente, è da rintracciarsi nel magro bottino, decisamente «non soddisfacente», hanno dichiarato da Koelnmesse. Insomma, la fiera non ha portato gli sperati, auspicati, dannatissimi e santissimi risultati economici.

Berlino e un’art week che stenta a decollare

Si tratta di un addio particolarmente doloroso per i berlinesi che, a prescindere dagli euro in ballo, perdono la fiera eponima, cioè quella che porta il nome della propria città – quindi la più identificativa – e uno degli appuntamenti di maggior richiamo della loro Art Week. Che però, dobbiamo riconoscerlo, è rimasta indietro e non di poco, rispetto alle controparti parigine, londinesi e milanesi. Per rimanere solo sul territorio europeo e lasciando stare, per esempio, il moloch Miami Art Week. In questi casi, si tratta di appuntamenti non solo più frizzanti e trasversali ma anche presi in maggiore considerazione dai grandi interpreti del posto.

A Berlino, invece, le gallerie e le istituzioni di primo piano, che pure non mancano, come KW Institute for Contemporary Art e König Galerie, non si sono mai lasciate trascinare troppo dall’atmosfera della Art Week, organizzata dalla Kulturprojekte Berlin. E una art week che non riesce ad coinvolgere nella rete i pezzi grossi potrà anche ottenere dei buoni risultati per l’arte emergente o per le ricerche più sperimentali ma, di certo, attirerà pochi investimenti.

La città dice addio ad Art Berlin

Circa 110 gallerie hanno partecipato all’ultima edizione di Art Berlin, curata da Maike Cruse. Tra queste, non tantissime quelle blue chip. Segnaliamo Sprüth Magers, Daniel Marzona, Piero Atchugarry e König Galerie. Presenti anche sponsor di un certo livello, come Landesbank Baden-Württemberg e Audi City Berlin. Eppure, qualcosa è andato storto. «Ci dispiace molto ma al momento non vediamo le condizioni necessarie per realizzare i nostri progetti per Art Berlin. Da oggi in poi ci contreremo su altri eventi», ha dichiarato amaramente Gerald Böse, direttore di Koelnmesse.

Eingang Süd

La società, che organizza circa 80 appuntamenti fieristici all’anno in giro per il mondo, dal Gamescom di Singapore all’Interzum di Bogotà, dedicherà le sue forze in particolare all’organizzazione di Art Cologne, da una cui costola – insieme ad ABC Art, un’organizzazione che riunisce alcune gallerie di Berlino – era nata anche Art Berlin. Un’altra fiera d’arte moderna e contemporanea ma questa di Colonia è storica. Fu fondata infatti nel 1967 e a quella prima edizione parteciparono 18 gallerie. Però fu fondata da un certo Rudolf Zwirner, il padre di David e in questo caso la mela non è caduta lontana dall’albero, visto il figlio ha continuato la tradizione di famiglia e oggi è uno dei più importanti galleristi al mondo (il più importante? Secondo Artreview è il quinto, nella classifica 2019 delle persone più influenti dell’arte contemporanea). Nemmeno a farlo apposta, Rudolf vive a Berlino e chissà se sentirà la mancanza della fiera.

Condividi
Tag: art berlin Audi City Berlin berlin art week berlino Daniel Marzona david zwirner Gerald Böse Koelnmesse König Galerie Maike Cruse Piero Atchugarry Rudolf Zwirner Sprüth Magers

Articoli recenti

  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30