Un invito a ripensare il formato fiera, pur riconoscendone quella dose di mistero che tiene legati collezionisti e appassionati alla storia dell’arte e al suo svolgersi nel contemporaneo. Questa l’attitudine della 49ma edizione di Arte Fiera di Bologna, sintetizzata in un titolo che sa di profezia e di attesa, Cosa sarà. Quel che è certo sono le date, dal 6 all’8 febbraio 2026, con preview il 5 febbraio, e l’inizio di un nuovo ciclo, dopo quello di Simone Menegoi, con la prima direzione artistica di Davide Ferri, già curatore per cinque edizioni di Pittura XXI, affiancato da Enea Righi, al quarto anno nel ruolo di direttore operativo.
Ma la fiera più longeva d’Italia, nata nel 1974, intende ripartire dalla propria identità, che negli anni l’ha resa un punto di riferimento nazionale, puntando su una visione policentrica e polifonica dell’arte italiana, capace di svilupparsi in grandi e piccoli centri. Anche l’allestimento conferma la tradizione dei due padiglioni in luce diurna: il 26 dedicato al Novecento storico e il 25 al contemporaneo e alle ricerche delle ultime generazioni. La nuova identità visiva, ideata da Al mare. Studio, interpreta il titolo con un segno mobile e solare: lo storico “bollino” di Arte Fiera si eleva oltre l’orizzonte come un sole nascente di suggestione pop e dal rigore minimale.
La struttura curatoriale di Arte Fiera 2026 si articola in una Main Section, suddivisa in arte storicizzata e contemporaneo, e cinque sezioni su invito, con alcune novità. Ventesimo+ è il nuovo progetto per il padiglione del moderno: affidato ad Alberto Salvadori, mette al centro la pratica del collezionare, indicandone traiettorie eclettiche e trasversali, rileggendo l’arte italiana e internazionale dall’inizio del XX secolo a oggi come campo di possibilità identitarie per ogni collezione.
Fotografia e dintorni, curata da Marta Papini, racconta il medium fotografico in senso espanso, tra autori storicizzati, giovani talenti, ricerca formale, approccio concettuale e intersezioni con altri linguaggi. Multipli, per la prima volta a cura di Lorenzo Gigotti, attraversa edizioni e formati, dalle litografie ai libri d’artista, dal design alle grafiche, fino alle edizioni audio e ai nuovi media, per mettere in luce pratiche orientate a riproducibilità e accessibilità, con l’obiettivo di allargare i pubblici e aprire nuove soglie di mercato. Pittura XXI, ora sotto la guida di Ilaria Gianni, riafferma la pittura come linguaggio del presente, includendo ricerche emblematiche di artisti emergenti e mid-career dal 2000 in avanti. Prospettiva, al secondo anno e curata da Michele D’Aurizio, è dedicata alle nuove generazioni in formato monografico, sostenuta da gallerie emergenti o strutturate con forte indirizzo di ricerca.
Cambia anche il Comitato di Selezione, portato da cinque a sette membri per riflettere l’asse ricerca Novecento/contemporaneo e consolidare la qualità dell’offerta. A far parte del board, Benedetta Spalletti (Vistamare), Gian Marco Casini (Gian Marco Casini Gallery), Davide Mazzoleni (Mazzoleni) ed Enzo Savoia (Bottegantica), che si affiancano a Federica Schiavo (Federica Schiavo Gallery), Fabrizio Padovani (P420) e Carlo Repetto (Repetto Gallery).
Sul fronte delle collaborazioni, prosegue il progetto sulla performance curato da Bruna Roccasalva, direttrice artistica di Fondazione Furla, confermando un tratto identitario di Arte Fiera fin dalle origini. Tra le partnership, BPER rinnova il ruolo di Main Partner anche per il 2026, continua inoltre il tavolo di confronto con Angamc, a testimonianza di una filiera compatta tra fiera e associazione delle gallerie d’arte moderna e contemporanea.
La narrazione della fiera si arricchisce con nuovi format editoriali e video, come LET’S WALK, incentrato sul legame profondo tra Arte Fiera e Bologna, attraverso passeggiate in luoghi simbolici, dal patrimonio storico alle aree di trasformazione urbana. A essere coinvolte saranno le voci che con la città hanno un rapporto biografico o professionale: il primo episodio è dedicato alle Torri di Kenzo Tange nel distretto di BolognaFiere, con la narrazione dell’architetto Mario Cucinella.
LET’S TALK torna invece come spazio di anticipazione e approfondimento con gli sguardi dei protagonisti dell’edizione 2026: Davide Ferri, Enea Righi, Marta Papini, Lorenzo Gigotti, Ilaria Gianni, Michele D’Aurizio, Alberto Salvadori, Guendalina Piselli (Book Talk) e Bruna Roccasalva.
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