La Biennale norvegese si svela: ecco gli artisti di MOMENTUM 11

di - 12 Marzo 2021

MOMENTUM ha appena annunciato gli artisti e gli autori che prenderanno parte alla sua undicesima edizione, intitolata “HOUSE OF COMMONS” e visitabile dal 12 giugno al 10 ottobre 2021, tra l’isola di Jeløya, la città di Moss e il Fiordo di Oslo. Significativa la presenza italiana, a partire dal curatore, Théo-Mario Coppola, attualmente di base a Parigi e che, in Italia, tra le altre cose, ha diretto la Collezione Taurisano di Napoli e ha curato, nel 2018, la terza edizione della Nuit Blanche di Villa Medici, a Roma. D’altra parte, anche l’edizione del 2004 fu curata da una italiana, Caroline Corbetta.

Connessioni con la Penisola anche dal versante artistico, con Federico Barbon, Délio Jasse e Marinella Senatore (che già ci aveva anticipato la sua partecipazione in questa intervista). Ma intrigante è tutta la selezione, che ibrida ricerche, tendenze, provenienze e generazioni, dalla grande Maria Nordman, raffinata epigona dell’arte ambientale, a Cian Dayrit, tra gli artisti multimediali più interessanti delle ultime generazioni.

Tra gli altri artisti e autori, troviamo poi il collettivo Apparatus 22, Pia Arke, Augusto de Campos, Chto Delat, Goutam Ghosh, Camilo Godoy, Renée Green, Núria Güell, Siri Hermansen, Délio Jasse, Daisuke Kosugi, Kollektivnye Deystviya (Azioni Collettive), Maria Noujaim, Uriel Orlow, Frida Orupabo, Charlemagne Palestine, Paul B. Preciado, Karol Radziszewski, Hannah Ryggen, S-AR, Marinella Senatore, Paul Mpagi Sepuya, Trinh T. Minh-ha.

MOMENTUM 11, tra resilienza e nuove narrazioni

Istituita nel 1998 e attualmente organizzata da Galleri F 15, storica galleria di Moss fondata nel 1966, la biennale MOMENTUM è una delle manifestazioni più seguite e affascinanti nel calendario dell’arte contemporanea e, fortemente radicata al territorio, ha avuto il merito di aprire una prospettiva internazionale su un’area di grande interesse per il settore, come testimoniato dal gran numero di eventi periodici, dalla Biennale di Oslo a quella di Helsinki.

Conosciuta anche come “la Biennale dei Paesi Nordici”, questa edizione inizierà a lavorare sulla base del linguaggio, a partire dalla sua stessa denominazione. Come ci ha spiegato Théo-Mario Coppola, la biennale MOMENTUM non avrà più il sottotitolo “NORDIC BIENNALE FOR CONTEMPORARY ART”, per estendere la biennale verso un’orizzonte internazionale e mettere un termine a una caratterizzazione problematica nel contesto contemporaneo. Ritirare il sottotitolo istituzionale è un gesto curatoriale forte che afferma la volontà di “deimperializzare” la biennale come istituzione e di aprire la sua realtà a delle prospettive che hanno a che fare con della pratiche contemporanee complesse e oltre il fatto di vivere in un Paese o una regione del mondo in particolare, spiega il curatore.

Per esempio, rimanendo in tema, il Padiglione Nordico alla 59ma Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia, che si terrà nel 2022, per l’occasione cambierà il suo nome in Padiglione Sámi e presenterà le opere di Pauliina Feodoroff, Máret Ánne Sara e Anders Sunna, tre artisti accomunati dalla loro origine Sámi e che, in questa occasione, saranno chiamati a rappresentare proprio l’eredità della loro area geografica e della loro appartenenza a una minoranza alle prese con temi urgentemente contemporanei, quali le problematiche ambientali e l’autodeterminazione degli individui e dei popoli.

Termini che ritornano anche nella direzione curatoriale di Théo-Mario Coppola, che ruoterà intorno ad argomenti come quelli delle nuove forme di governance, delle utopie concrete, delle narrazioni personali e delle strategie di resilienza, della protezione degli ecosistemi, a partire dalla nozione di “commons”, attraverso le cui molteplici definizoni si affronteranno i limiti del mercato e dello Stato, «Nella prospettiva di ricreare un mondo più giusto e più aperto alla diversità». Sull’emancipazione e sulla trasmissione di saperi e pratiche alternative lavoreranno, quindi, gli artisti e gli autori, che potranno contare su una complessa rete di spazi e di ambienti, tra foreste, spiagge, rive di fiumi e varie zone urbane di Moss.

Articoli recenti

  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30