Miart 2024 scalda i motori: le ultime novità dalla fiera di Milano

di - 28 Marzo 2024

178 espositori da 28 Paesi, due nuove sezioni, talk raddoppiati e premi in doppia cifra: miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano, main partnership di Intesa Sanpaolo, scalda i motori della sua 28ma edizione, che aprirà dal 12 al 14 aprile 2024, con preview l’11. Diretta per il quarto anno da Nicola Ricciardi, miart schiererà dunque oltre mille opere di maestri moderni e artisti contemporanei affermati ed emergenti, nelle sezioni established ed emergent, oltre che nei nuovi progetti Portal e Timescape, pensate come ideali macchine del tempo, come suggerito anche dal titolo scelto per questa edizione, no time no space, che fa proprie le parole di una canzone di Franco Battiato, musicista, artista, ed esploratore «Di mondi lontanissimi e di civiltà sepolte» (sperando che quella finita sottoterra non sia la nostra).

Miart 2024: le sezioni della 28ma edizione

In Established, la sezione principale della fiera, dialogheranno le realtà operanti a livello internazionale nei segmenti dell’arte moderna, contemporanea e del design: trova infatti spazio per la prima volta Portal, sezione curata quest’anno da Abaseh Mirvali che propone otto piccole mostre. Dai solo show pensati per rileggere sotto nuova luce i lavori di artisti italiani come Franco Mazzucchelli (ChertLüdde, Berlino) e Francesco Gennari (Ciaccia Levi, Parigi – Milano /ZERO…, Milano), ai progetti pensati per allargare gli orizzonti della fiera, come gli stand dedicati ad Anna Boghiguian (Galleria Franco Noero, Torino), Troy Makaza e Gresham Tapiwa Nyaude (First Floor Gallery, Harare – Victoria Falls).

Sempre all’interno di Established, trova spazio anche Timescape, progetto espositivo a cura della fiera stessa, che si svilupperà nel corso del prossimo triennio e che ogni anno porterà all’attenzione del pubblico opere realizzate in epoche sempre più distanti nel tempo rispetto alla tradizionale offerta cronologica di miart. Punto di partenza sarà il Primo Novecento, con le gallerie partecipanti che presenteranno delle micro-esposizioni. Ne sono un esempio lo stand di Galleria Gomiero (Montegrotto Terme) che racconta il ritratto nell’ambito della scultura, con opere, tra gli altri, di Medardo Rosso e Giacomo Manzù, o l’esposizione curata da Bottegantica (Milano) dedicata ad alcuni protagonisti del Novecento Italiano, da Giacomo Balla a Umberto Boccioni, con un focus su Futurismo e Aeropittura.

Fa poi il suo ritorno Emergent, la sezione curata da Attilia Fattori Franchini riservata alle gallerie specializzate nella promozione di generazioni più giovani di artisti. Questa volta saranno 23 le realtà provenienti da tutto il mondo, da Lisbona a New York, da Los Angeles a Belgrado. Anche in questo caso si segnala un mix tra ritorni – Bel Ami (Los Angeles), Sébastien Bertrand (Ginevra), Sans titre (Parigi) – e new entry, come Arcadia Missa (Londra), ASHES/ASHES (New York), Lovay Fine Arts (Ginevra) e Sweetwater (Berlino).

Per la lista completa delle gallerie potete cliccare qui.

Le opere

All’interno delle diverse sezioni sono molte le opere di carattere museale da scoprire. Come Caribbean Tea Time, uno spettacolare paravento del 1987 di David Hockney proposto da Galerie Lelong & Co. (Parigi – New York) le cui edizioni sono oggi nelle più prestigiose collezioni internazionali, dalla Tate Modern al Metropolitan Museum, e le due opere di Alberto Burri esposte da Tornabuoni Arte (Firenze – Milano – Forte dei Marmi – Roma – Parigi – Crans Montana), Combustione B.A. (1960) e Combustione plastica (1957), che sono state rispettivamente protagoniste della mostra Arte Povera al Centre Pompidou di Parigi nel 2016 e della mostra itinerante Alberto Burri e Lucio Fontana, che ha attraversato gli Stati Uniti tra il 1966 e il 1968.  Ma anche l’installazione di Vivian Suter pensata per kaufmann repetto (Milano – New York), frutto della decennale ricerca dell’artista sulle vicissitudini della foresta pluviale del Guatemala e già al centro di due bellissime mostre presso Secession a Vienna e GAMeC a Bergamo.

Numerose anche le opere commissionate appositamente per la 28ma edizione di miart, come la poetica e monumentale altalena pensata e realizzata da Francesco Arena per Galleria Raffaella Cortese (Milano) o come la performance Thyself Agency di Luca de Leva che trasformerà lo stand di Pinksummer (Genova) in «Un’agenzia di viaggio per spedizioni verso l’ignoto».

Tra i solo show, Tomasz Kowalski da Dawid Radziszewski (Varsavia) e Lucy Stein da Galerie Gregor Staiger (Zurigo – Milano) oppure, sul fronte del moderno, il focus sulle sculture di Pietro Consagra proposto da Mucciaccia Gallery (Roma – Londra – Cortina d’Ampezzo – Singapore) o lo stand dedicato alle opere in ceramica di Giosetta Fioroni da Marcorossi artecontemporanea (Milano – Verona – Torino – Pietrasanta – Roma).

L’Arte Moderna, storica spina dorsale della fiera milanese, sarà ben rappresentata da esposizioni meticolosamente curate. Ne sono un esempio il progetto Artisti italiani nella collezione Peggy Guggenheim, proposto da ML fine art (Milano) che vede la presenza di importanti opere di – tra gli altri – Giorgio de Chirico, Marina Apollonio, Piero Dorazio, oppure la selezione di protagonisti del dopoguerra – come Enrico Baj, Lucio del Pezzo, Mario Schifano – proposta da Gió Marconi (Milano) e ispirata all’allestimento che Studio Marconi ripresentò a Eurodomus a Torino nel 1968.

La prossimità con l’inaugurazione della 60ma Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, ha portato numerose gallerie a dare risalto in fiera agli artisti selezionati dal curatore Adriano Pedrosa. È il caso dello stand monografico dedicato al giovane pittore Louis Fratino da parte di Galerie Neu (Berlino) o dell’ambizioso progetto espositivo di Richard Saltoun Gallery (Londra – Roma) che porta in fiera tre artiste protagoniste della rassegna veneziana: Greta Schödl, Bertina Lopes e Xiyadie.

Intesa Sanpaolo, main partner di miart, presenterà nella propria area lounge la mostra Io sono una forza del passato, a cura di Luca Beatrice, per una riflessione sulla pittura contemporanea come dialogo tra nuovi orientamenti – che vedono sempre più l’adozione dell’artificiale e del digitale e la rinuncia del ‘fatto a mano’ – e il recupero delle forme classiche del passato.

Talk e premi di miart 2024

Ad arricchire ulteriormente la fiera torna miartalks, il programma di incontri e conversazioni in fiera, in partnership con Starbucks Reserve Roastery Milano. Nei tre giorni di apertura al pubblico, all’interno della miartalks lounge rappresentanti di alcune delle più prestigiose istituzioni artistiche (tra cui Stefanie Hessler, Lorenzo Giusti, Gioia Dal Molin) si alterneranno a protagonisti provenienti dal mondo della musica (Raphael Gualazzi, Giovanni Verrando, Nicola Sani, Lorenzo Senni) dell’architettura e del design (Maria Cristina Didero, Giovanna Silva, LEMONOT, solo per citarne alcuni).

Tra premi, acquisizioni e commissioni si conferma il Fondo di Acquisizione di Fondazione Fiera Milano, istituito nel 2012. Con un valore di 100mila euro, il Fondo è destinato a opere d’arte per la collezione di Fondazione Fiera Milano ospitata nella sua sede di Palazzina degli Orafi, e che attualmente si compone di oltre 110 opere.

Sono confermati anche il Premio Herno, giunto alla nona edizione, che assegna un riconoscimento di 10mila euro allo stand con il miglior progetto espositivo; il Premio LCA Studio Legale per Emergent, del valore di 4mila euro, nato nel 2015 dalla collaborazione con LCA Studio Legale e destinato alla galleria con la migliore presentazione all’interno della sezione Emergent; la seconda edizione della Fondazione Henraux Sculpture Commission che prevede la commissione di un’opera in marmo; la seconda edizione del Premio Orbital Cultura – Nexi Group, riconoscimento esclusivamente dedicato alla fotografia che sceglie un artista dalle sezioni Established e Portal a cui commissionare la documentazione di un polo museale con un contributo di 10mila euro; il Premio Matteo Visconti di Modrone, in memoria del Presidente della Fonderia Artistica Battaglia, per un valore di 10mila euro, assegnato a un artista che potrà realizzare la sua opera in Fonderia, con l’assistenza e l’esperienza degli artigiani che vi operano.

Alla sua prima edizione il Premio Residenza 725, dal valore di 5mila euro, che verrà assegnato alla migliore presentazione all’interno della sezione Portal mentre si confermano anche il Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti – istituito nel 2009 come primo riconoscimento nel contesto di miart e ora alla sua 14ma edizione – che prevede l’acquisizione di un’opera di un artista emergente o mid-career da donare al Museo del Novecento di Milano, e il Premio Massimo Giorgetti alla sua seconda edizione, che assegna un premio del valore di 5mila euro.

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