Roma Arte in Nuvola 2023
Si è aperta la terza edizione di Arte in Nuvola, baciata da una tersa giornata dalle temperature primaverili e da un fermento di visitatori iniziato nella tarda mattinata e intensificatosi nelle ore precedenti alla chiusura. La manifestazione persegue, con questa nuova edizione, la volontà di portare nella Capitale una fiera che sappia interloquire con i principali attori del sistema e farsi carico di colmare quel vuoto che il mercato dell’arte ha finora lasciato nel centro e nel sud Italia. Una giovane con la voglia di crescere e espandersi dunque, nel progetto e nella proposta.
A dimostrazione di questa direzione, Arte in Nuvola si struttura quest’anno attraverso un’offerta di 150 gallerie perlopiù italiane, provenienti da Roma, Firenze, Venezia, Milano ma anche dai centri minori. E, dato che ogni fiera rispecchia identità e umori della città che la ospita, non mancano, interponendosi tra gli stand, rappresentanze istituzionali: tra queste la Rai, la DGCC, la Collezione Farnesina, ma anche la Regione Lazio e Roma Capitale, fino alle Poste. E, ancora, i principali musei della città che disseminano opere installative per gli spazi della Nuvola: dal Senza titolo (Triplo igloo) di Mario Merz e Ciclomóvil di Pedro Reyes all’opera in ceramica Suivre ses Reves di Victor Fotso Nyie presentato dal Museo delle Civiltà.
Progetti speciali e spazi che mostrano il coinvolgimento del territorio e la voglia di presentarsi come pietre di inciampo al pubblico della fiera; da segnalare, tra i più riusciti, la mostra dedicata ad Alighiero Boetti, a cura della Galleria Tornabuoni Arte, capace di condensare nello spazio di uno stand, i punti salienti della carriera e della poetica di uno dei più geniali interpreti del Novecento italiano. Accanto ai lavori più noti, come le Mappe e gli Aerei, la mostra su Boetti offre anche alcune produzioni meno conosciute, come la serie dei Lavori Postali oppure i Senza Titolo (Riso), vere e proprie raccolte di vignette umoristiche – in stile Settimana Enigmistica – unicamente incentrate sull’arte e riportate a matita su carta di riso. Fino al 26 novembre Arte in Nuvola, diretta da Alessandro Nicosia, prodotta da C.O.R. e promossa con EUR Spa, con la direzione artistica di Adriana Polveroni e la consulenza di Valentina Ciarallo, prosegue con un’offerta legata al moderno e contemporaneo, tanto strutturata quanto porosa: se da una parte la divisione prestabilita è arte moderna al piano terra e arte contemporanea al piano superiore, dall’altra assistiamo a un fluire di linguaggi artistici che mescolano le carte in tavola.
Percorrendo la sezione del moderno si incontrano i consueti Mondino, Accardi, Balla, de Chirico, Guttuso, Licini, Salvo, Pinelli, Morandi, Carrà, Schifano, Sironi, Campigli, Scanavino, Capogrossi, Griffa, Alviani, Zorio, Bonalumi, Festa, Crippa, Fontana, Boetti, Adami, ma si trovano anche opere del giovane e rampante Jingge Dong o gli specchi del duo contemporaneo Goldschmied e Chiari; parallelamente, la sezione del contemporaneo presenta una varietà di pittura e scultura (mezzi espressivi tornati a popolare le fiere in quantità massiccia soprattutto dopo la pandemia) che crea una varietà di rimandi figurativi tra i due piani. Una fiera, insomma, in cui è possibile trovare anche interessanti opere storicizzate e curiose nuove proposte, oltre a godere di un’atmosfera positiva e racchiusa nella rinnovata architettura di Fuksas, che durante il giorno illumina la fiera di una piacevole luce naturale.
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