Categorie: fiere e mercato

fiere – resoconti | Art Rotterdam | Cruise Terminal, Rotterdam

di - 5 Marzo 2003

L’appuntamento annuale dell’Arte Fiera di Rotterdam richiama una folta partecipazione di gallerie e di pubblico. L’area espositiva è ricavata da un terminal navale d’inizio Novecento. L’ambiente è spartano. cemento per terra, aspetto industriale, stand fragili. Ma questi galleristi sanno come far fruttare lo spazio, e quindi mettono opere attaccate l’una all’altra come i poster dei Duran Duran,oppure -cose da star male- allestiscono lo spazio a mo’ di parete della 3a B Scuola Elementare Statale ‘Quinqueremi’, con tanto di puntine grosse e colorate. Anche alle sculture, ‘adagiate’ sul suolo, non rimane nient’altro che intralciare il cammino ed alle opere appoggiate per terra viene apposto un elegantissimo biglietto che indica che l’opera è di Cindy Sherman e che costa 1800 Euro. Comunque, come sempre, c’è chi si distingue.
Molta la fotografia esposta. È presente la Reflex Modern Art Gallery di Amsterdam, con la trasgressione di Nobuyoshi Araki e Erwin Olaf. Del giapponese ci sono le foto in bianco e nero ed un set di istantanee ben focalizzate sulla tematica delle donne legate e dei fiori voluttuosi, il suo continuo ritratto di una cultura che va al di la’ dell’eros e dei tabú. Di Olaf alcune foto dal ciclo Separation, vita quotidiana di mamma e figlio completamente avvolti nel latex nero. Si fa notare anche l’italiano Olivo Barbieri, presentato dalla Crown Gallery di Brussel. Le sue foto, ben allestite e selezionate, riescono a dare una chiara idea dell’opera del fotografo. Paesaggi sbiaditi in cui la folla si perde, come avvolta in una nebbia, per ritrovarsi in una dimensione-immaginazione. La galleria Paul Andriesse di Amsterdam, tra gli altri, propone gli scatti di Jan Marc Bustamante ed un video di Ann Lislegaard, Room with a view, 2002, in cui la ‘vista’ viene capovolta, confondendo sia l’osservatore sia l’osservato. C’è chi, come la Wouter van Leeuwen di Amsterdam, si orienta verso lo stile piú patinato di artisti come Ian Rankin, David Byrne, Vava Ribeiro. Infine, da notare, la presenza della Peres Project di San Francisco. La galleria propone artisti dal tocco prettamente californiano, come Chris Ballantyne, e dall’ambizione piú internazionale, come il fotografo Bruce LaBruce, che con qualche scatto dal sapore homo cerca di arruffianarsi la piazza olandese.
Tra I sostenitori di un’arte piú pittorica le gallerie Contempo di Rotterdam, con una vasta produzione di Jupp Linssen. Willem Baars Art Consultancy, che punta sul sicuro con Fontana, Kapoor, Liechtenstein, seguita dalla Livingstone di Den Haag, che affida la propria immagine ai tedeschi Lupertz, Rainer e Penck.
In conclusione, la fotografia la fa da padrone, confermandosi al primo posto nel gusto degli olandesi. È da qui, infatti, che escono le opere piú interessanti. Manca una vera e propria selezione, gli allestimenti sono da rigattiere e qualche stand di strumenti brasiliani o artigianato africano è completamente fuori luogo. Apprezzabile, comunque, l’intento di proporre una fiera d’arte user friendly e meno seriosa.

fabio antonio capitanio
fiera visitata il 2 marzo 2003


’Art Rotterdam’, Cruise Terminal, Wilheminakade ,Rotterdam, The Netherlands.
Tel. +31(0)204220471, Fax +31(0)206261730
http:// http://www.artrotterdam.com
Entrata 12 Euro
Dal 26 Febbraio al 3 Marzo

[exibart]

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