Tra i grandi maestri che hanno saputo trasformare la fotografia di moda in una forma dâarte, senza mai rinunciare a una cifra distintiva di eleganza e contribuendo a ridefinire la moderna concezione della campagna pubblicitaria, Gian Paolo Barbieri è morto il 17 dicembre 2024 a Milano.
Nel corso di una carriera lunga e costellata di successi, Barbieri ha fotografato figure emblematiche della Dolce Vita italiana e ha realizzato campagne per le principali case di moda internazionali, tra cui Gianni Versace, Gianfranco FerrĂŠ, Armani, Bulgari, Chanel, Yves Saint Laurent, Dolce & Gabbana e Vivienne Westwood. Amato e celebrato nel mondo dellâHaute couture, Gian Paolo Barbieri trovò nel sodalizio con lo stilista Valentino il terreno ideale per esprimere appieno il suo stile che, caratterizzato da unâattenzione meticolosa ai dettagli e da un gusto eccentrico, ha ispirato generazioni di fotografi e orientato le tendenze visive della societĂ .
Nato a Milano nel 1938 da una famiglia di commercianti di tessuti, Barbieri sviluppò fin da giovane una passione per il teatro, formando âIl Trioâ con due amici per reinterpretare scene di film celebri. Nel 1953 partecipò come comparsa nella Medea di Luchino Visconti. Pur non avendo frequentato scuole di fotografia, il suo amore per il cinema americano degli anni â60 lo spinse a sperimentare tecniche di illuminazione nella cantina di casa.
La sua carriera fotografica ebbe inizio a Parigi come assistente di Tom Kublin, fotografo di Harperâs Bazaar, grazie allâaiuto del produttore di seta svizzero Gustav Zumsteg, amico di famiglia. Dopo la prematura scomparsa di Kublin, Barbieri tornò a Milano, dove, nel 1964, aprĂŹ uno studio, in viale Majno. Cominciò a collaborare con la rivista NovitĂ , che due anni dopo sarebbe diventata Vogue Italia, estendendo poi le sue collaborazioni a diverse edizioni internazionali di Vogue.
A partire dagli anni â90, Barbieri ampliò i suoi orizzonti dedicandosi alla fotografia di paesaggi, ai ritratti e alle nature morte di paesi e culture esotiche, pubblicando diversi libri frutto delle sue ricerche etnografiche e dei suoi viaggi. Nel 2016 trasferĂŹ il suo vasto archivio alla Fondazione Barbieri, con lâobiettivo di conservare la sua ereditĂ culturale e di promuovere nuovi talenti nel mondo della moda. Nel 2018 ha ricevuto a New York il prestigioso Lucie Award per la fotografia di moda.
Negli ultimi anni, Barbieri ha continuato a essere protagonista di numerose mostre. Tra le piĂš recenti, Gian Paolo Barbieri: Beyond Fashion, una retrospettiva ospitata a Ostuni nellâestate 2024, che ha celebrato il suo contributo iconico alla fotografia di moda. Inoltre, sempre in questâanno, la Leica Galerie di Milano ha presentato Teatro dei Vitellini â Regia di Gian Paolo Barbieri, una mostra che ha messo in luce il suo legame profondo con il teatro e la sua capacitĂ di reinterpretare opere classiche attraverso lâobiettivo fotografico.
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