Marina Abramovic, Volcano, 2002, SIAE 2024
Questa estate, Senigallia ospita una mostra che celebra il mare attraverso l’arte fotografica. Profondo come il mare, curata da Angela Madesani e allestita al Palazzo del Duca fino al 13 ottobre 2024, esplora le molteplici sfaccettature di questo tema iconico, grazie alle opere della prestigiosa collezione di Rita e Riccardo Marone.
Nato dalla passione del collezionista napoletano per la fotografia, il progetto espositivo riunisce circa 80 opere di maestri come Luigi Ghirri, Mimmo Jodice, Franco Fontana e Henri Cartier-Bresson. Le fotografie, che spaziano tra bianco e nero e colori vividi, tra piccoli e grandi formati, raccontano il mare non solo come sfondo ma anche come protagonista assoluto, svelando la sua essenza poetica, lirica e sociale.
La mostra abbandona la divisione canonica per sezioni, preferendo invece creare un dialogo estetico e concettuale tra le opere. Dai reportage di denuncia sociale di Carlo Bevilacqua e Luciano D’Alessandro alle composizioni visionarie di Ghirri e i poetici scatti di Jodice, ogni fotografia offre un punto di vista unico sul tema. Tra le fotografie più importanti presenti, una grande stampa di Helmut Newton con 12 immagini di una donna nuda che si muove in riva al mare. Henri Cartier-Bresson è presente con lo scatto in India in cui persone di spalle guardano verso la montagna oltre l’acqua. Tra i fotografi stranieri storicizzati, ci sono Lehnert & Landrock che negli anni dieci del ‘900 hanno realizzato vedute italiche da cartolina come quella in mostra. Non può mancare il mitico Martin Parr, con la sua donna che prende il sole con gli occhialini di plastica blu.
Riccardo Marone, appassionato collezionista e figura di spicco del panorama culturale napoletano, ha selezionato queste opere seguendo il proprio gusto personale, al di là delle mode del mercato. Questo approccio ha dato vita a una collezione che riflette la sua intima connessione con il mare, un elemento che da sempre ispira viaggi, sogni e momenti di riflessione.
«Fotografare il mare è difficile, perché la bellezza è insidiosa; il rischio di scivolare nell’effetto cartolina è sempre dietro l’angolo. Solo i grandi artisti riescono a catturare la vera essenza del mare», osserva Marone.
L’esposizione non solo invita a un viaggio attraverso la storia della fotografia, ma rappresenta anche un’occasione per riflettere sul legame profondo che unisce Senigallia e il mare, celebrato attraverso le visioni di alcuni dei più grandi fotografi del nostro tempo.
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