Dal 15 novembre 2021 al 31 gennaio 2022 PHOS Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive di Torino presenta, in collaborazione con CRAF – Centro di Ricerca ed Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo, “Mario Giacomelli e Giacomo Leopardi. Poetare per immagini”, mostra fotografica con opere di Mario Giacomelli (Senigallia, 1925 – 2000) ispirate alla celebre poesia di Giacomo Leopardi A Silvia. Partendo dagli scatti del grande fotografo, il programma prevederà anche un ciclo di cinque conferenze con lo scopo di indagare il rapporto che la fotografia intrattiene con la letteratura, la filosofia della conoscenza, la comunicazione mediatica.
In mostra saranno esposti 34 lavori fotografici che intendono tramutare in immagini il canto A Silvia di Leopardi, a testimonianza di come Giacomelli abbia molto spesso tratto ispirazione per i suoi lavori da componimenti poetici.
La serie è stata ideata dal fotografo nel 1964 su proposta del critico e fotografo Luigi Crocenzi nell’ambito di un programma di “traduzione” iconica di testi poetici; per l’occasione Crocenzi aveva fornito uno storyboard e Giacomelli si era impegnato a realizzarne le rispettive fotografie. La sequenza, dai fini didattici, fu trasmessa in televisione lo stesso anno durante la trasmissione Telescuola, accompagnata dalla voce di Giancarlo Sbragia.
L’interesse di Giacomelli per la poesia e per la sua trasposizione fotografica non si limitò tuttavia a quell’episodio, ma proseguì durante tutto il suo percorso artistico: ne sono esempi le serie di immagini ispirate a componimenti di Eugenio Montale, Edgar Lee Masters, Emily Dickinson, Franco Costabile, Vincenzo Cardarelli, Mario Luzi, Sergio Corazzini e la collaborazione con Francesco Permunian.
Il filtro attraverso cui egli si approcciava alla poesia era il tocco lirico e allo stesso tempo visionario della fotografia, rivolto a indurre sentimenti ed emozioni più che a documentare fatti concreti. Il 1988 vide un nuovo ritorno sulle tematiche del componimento A Silvia, elaborando una seconda serie di immagini in cui utilizzò un metodo espositivo più dichiaratamente simbolico e metaforico, scevro da ogni tentativo di rendere in maniera diretta gli enunciati del componimento.
La mostra fotografica, infatti, intende documentare quest’ultima sequenza anche grazie alle relative pubblicazioni, rendendo inoltre visibili le riproduzioni di alcune lettere dell’epistolario intercorso tra Giacomelli e Crocenzi, e tra quest’ultimo e il Conte Pierfrancesco Leopardi (il materiale fotografico ed epistolare proviene dal Fondo Crocenzi dell’Archivio CRAF di Spilimbergo).
Il ciclo di conferenze sarà suddiviso nell’arco di cinque incontri così scanditi: 15 e 22 novembre 2021, 13 dicembre 2021, 10 e 24 gennaio 2022. Le conferenze si propongono come spunti di una riflessione interdisciplinare ideata e curata da Elisabetta Buffa, indagando la relazione che la fotografia intrattiene con la scrittura, la teoria della conoscenza e la comunicazione. L’impegno ad evidenziare le connessioni tra vari campi del sapere intende coinvolgere sia gli specialisti che il grande pubblico, nella convinzione che la fotografia possa rivelarsi uno strumento ideale per affrontare la cultura, fotografica e non.
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