Alcuni sostenevano che Lucio Battisti fosse stonato. Altri che Andrea Pazienza non sapesse disegnare. Questione di punti di vista. O di invidia. Perché Pazienza, sostenuto della genialità priva di regole ottenuta per dono divino e mantenuta con l’indipendenza, ha assunto quasi involontariamente il ruolo di ineffabile narratore. Un cantastorie dei nostri tempi. Tormentato, impavido, ironico, tagliente, crudo, sincero. Illuminato. Lontano da concetti banalizzanti e superficiali, Pazienza ha trasferito nel fumetto l’estensione naturale del proprio essere e ha cominciato a parlare, a raccontare. Lui, eclettico mastro del nuovo fumetto italiano, lo ha fatto attraverso i linguaggi più diversi. E’ stato grafico e illustratore. Ma ha cominciato dipingendo quadri di denuncia. “Erano tempi in cui non potevo prescindere da fare questo”, scrive. Però l’idea che fossero acquistati da farmacisti ed esposti nelle loro camere da letto proprio non gli andava giù. E così la preferenza ricade sull’altro linguaggio, il
Come lui, e insieme a lui, altri autori di enorme spessore hanno contribuito allo sviluppo del fumetto moderno. Primo fra tutti Filippo Scozzari. Ma anche Massimo Mattioli, Tanino Liberatore, Stefano Tamburini. Questi e altri autori (tra cui Sergio Staino, Altan, Luca Enoch, Davide Toffolo, Giuseppe Palumbo …) hanno reso omaggio a Pazienza con scritti e disegni, che resteranno in esposizione fino al 26 aprile alla Galleria comunale d’Arte Contemporanea di Monfalcone in occasione della mostra “Andrea Pazienza. Segni e memorie per una rockstar”. In mostra anche originali di Pazienza, storie complete, schizzi e disegni inediti; spazio anche alle locandine, alle realizzazioni grafiche e alle illustrazioni per le copertine di dischi.
gianluca testa
*ph. in alto copyright eredi pazienza
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Questa é forse la mostra più bella e godibile fatta finora alla Galleria Comunale di Monfalcone!
Speriamo che indichi un cambio di rotta
Va bene aiutare la giovane arte ma le precedenti rassegne Tensio Ratio ecc.
eravano veramente atroci , un bazar
ben ordinato di sciocchezze: ombrelli rotti,
distributori d'acqua minerale, cessi con il periscopio, fessi che sporcano i muri con il colore e così via....
grandepazienza...se fossi tra noi diresti: mi facete zschifo tutti!
Andrea Pazienza era un genio assoluto. Ma Lucio Battisti era davvero stonato come una campana.