Categorie: friuli v. g.

fino al 30.I.2011 | Corrado Cagli | Pordenone, Parco

di - 27 Gennaio 2011
Anche Pordenone ora ha il suo centro d’arte,
presso le stanze di Villa Galvani – che tante mostre ha ospitato in passato – all’interno dell’omonima zona verde. Allo storico palazzo è stato affiancato un nuovo e ampio edificio, adibito anch’esso a
spazio espositivo: una fortunata e funzionale integrazione tra passato e presente. Per
l’inaugurazione della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Armando Pizzinato
(così è stata
intitolata la struttura museale) si è scelto di esporre il lavoro di un artista italiano
dall’intensa e prolifica attività, in concomitanza con il centenario della sua
nascita. Ne è
nata una mostra
di indubbio valore e rilievo, allestita in luogo funzionale e ben strutturato,
una sede espositiva che mira a rafforzare il progetto culturale della città, che
negli ultimi anni – grazie ai festival di cinema, fumetto e letteratura – ha
vissuto una vera e propria rinascita.

Corrado Cagli e il
suo magistero. Mezzo secolo di arte italiana dalla Scuola Romana
all’astrattismo

si articola macroscopicamente in due parti, suddivise rispettivamente nei due
corpi della galleria: la prima, allestita presso il piano terra e il
sotterraneo del nuovo edificio,
segue il percorso artistico e
intellettuale dell’autore, proponendo una selezione di opere che ne esplicano
la spiccata poliedricità,
ripercorrendo stili, periodi e
idee del suo fare arte. La seconda parte, organizzata a sua volta in varie
sezioni e dedicata all’influenza di Cagli nel panorama italiano, si sviluppa
sui tre piani delle stanze restaurate della Villa. L’attività di Corrado
Cagli
(Ancona,
1910 – Roma,
1976) dimostra la grande abilità tecnica e la padronanza artistica in diversi campi; si colloca come cuore propulsivo del
contesto italiano tra gli anni ‘30 e ‘70 del
Novecento.

La sezione monografica ripercorre la
produzione di un artista a tutto tondo, che ha applicato la sua disciplina alla
pittura come alla scultura, tanto al disegno quanto alla scenografia e al
costume teatrale: diverse fasi del suo lavoro, esposte in modo esaustivo per la
maggior parte dei casi, con una numerosa quantità di opere. La mostra ben
sottolinea l’influenza di Cagli nei confronti di molti artisti suoi coetanei,
alcuni dei quali friulani, in particolar modo per i tre fratelli Basaldella; uno di loro, Mirko, ne seppe cogliere ancor più le
suggestioni, diventando prima amico e poi cognato, sposandone la sorella
Serena. Affinità di stile vi fu anche con lo stesso Pizzinato, con il quale condivise le ideologie
del Formalismo astratto.


Ma fu la cerchia della Scuola Romana (Capogrossi, Cavalli, Melli) che subì maggiormente la presenza di
Cagli, il quale contribuì alla stesura del Manifesto del
Primordialismo Plastico

del 1933, nel comune intento di realizzare una ricerca pittorica
prevalentemente improntata sul tonalismo. Anche il gruppo dei Quattro di Palermo (Guttuso, Franchina, Barbera e la Pasqualino
Noto
) e gli
spazialisti milanesi (Crippa, Dova, Baj) non poterono rimanere indifferenti
alla maestria e alle ricerche in continua evoluzione dell’artista.

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prima volta di Cagli a Pordenone

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mostra visitata il 6 gennaio 2011


dal
13 novembre 2010 al 30 gennaio
2011

Corrado Cagli e il
suo magistero. Mezzo secolo di arte italiana dalla
Scuola Romana all’astrattismo

a cura di Fabio Benzi
e Gilberto Ganzer

PArCo
Pordenone Arte Contemporanea

Via Dante, 33 –
33170 Pordenone

Orario: da
lunedì
a venerdì ore 15-19; sabato,
domenica e festivi ore 10-20; il
mattino su prenotazione

Ingresso libero

Catalogo Skira,
39

Info: tel. +39
0434392935; fax +39 0434522507; museo.arte@comune.pordenone.it; www.artemodernapordenone.it

[exibart]

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