Categorie: friuli v. g.

fino al 7.II.2010 | Il Futurismo nella fotografia | Pordenone, Palazzo della Provincia

di - 2 Febbraio 2010
Per l’avanguardia futurista, la
fotografia dalle fattezze armoniose di ispirazione pittorialista è cosa
assolutamente superata, come scrivono Marinetti e Tato nel Manifesto della Fotografia
Futurista
del
1930.
Sono già altri i modelli di
riferimento, come la rottura rispetto alla tradizione, l’infrazione delle regole;
l’eversione tipica del Futurismo è infatti già rintracciabile nei primi
multiritratti a specchio di Vittorio Alinari, che frantumano lo spazio e
moltiplicano la realtà, inducendo a una riflessione sullo sdoppiamento dell’io.
Tuttavia, il cammino della fotografia verso l’olimpo delle arti è inizialmente
tortuoso, considerate soprattutto le diffidenze degli stessi futuristi, tra i
quali Boccioni
che, sulla base del pensiero bergsoniano, ritengono la fotografia un sussidio
della pittura, un medium freddo che congela l’élan vital, uno strumento puramente
meccanico privo dell’atto creativo del soggetto proprio delle arti
tradizionali.
Proveranno i fratelli Anton
Giulio
e Arturo
Bragaglia
a dar
voce all’“insonnia febbrile”, a quel principio dell’arte-azione e al vitalismo tipico
dell’approccio futurista, con la tecnica rivoluzionaria del fotodinamismo (Salutando, 1911; Dattilografa, 1913), seguiti da Fortunato
Depero
che, con
gli eloquenti e ironici autoritratti Riso Cinico e Autoritratto con Pugno, si contrappone agli autori
decadenti delineando una precisa visione del mondo.

La ricerca futurista prosegue e la
fotografia italiana si apre alla modernità internazionale, collegandosi anche
alle altre avanguardie europee, tanto che molti fotografi, non futuristi,
aderiscono al movimento in funzione della sua poetica sperimentale. La mostra
passa in rassegna i generi espressivi esplorati in maniera episodica e
intuitiva tra gli anni ‘20 e ‘30: la ritrattistica e le immagini di stati
d’animo (Io + gatto di Wanda Wulz, 1932; Radiosintesi di Ferruccio Demanins, 1932), la fotografia come
efficace strumento propagandistico e politico, il fotomontaggio e il
fotocollage (la serie Giochi Olimpici di Paladini, 1934), il camuffamento d’oggetti che approda nei
ritratti sovversivi di Munari, la fotografia d’architettura, le immagini dove è
centrale l’indagine sulla luce (Madonna col bambino di Guarnieri, 1931).
Merita un cenno il rapporto del Futurismo
con il regime fascista e l’iconografia militare, che si traduce in immagini
paradossali, dove i simboli alienanti dell’avanguardia sono usati per
rappresentare il regime. Tato e Bertoglio, il primo attraverso il fotomontaggio (La
rivoluzione italiana
,
1931-32), il secondo attraverso l’inquadratura e la geometria formale (Simboli
dell’impero
,
1937; Il decennale,
1932), regalano visioni metaforiche, astratte ed estranianti.

La carica innovativa e
sperimentale di queste, come di tutte le altre fotografie presenti in mostra,
non può che risultare stupefacente, tanto per le tecniche usate quanto per i
significati e i sensi che celano. Paradigmi che ancora oggi sono applicabili
alla contemporaneità.

articoli correlati
La
mostra a Firenze
Futurismo
e fotografia

cinzia agrizzi
mostra visitata il 26 dicembre
2009


dal 5 dicembre 2009 al 7
febbraio 2010
Il Futurismo nella Fotografia
a cura di Giovanni Lista
Palazzo della Provincia
Via Garibaldi, 8 – 33170 Pordenone
Orario: da martedì a venerdì ore 15-19; sabato e domenica ore 10-19
Ingresso libero
Catalogo
Alinari, € 28
Info: tel. +39
0434231418; fax +39 0434231410; cultura@provincia.pordenone.it;
www.provincia.pordenone.it

[exibart]


Articoli recenti

  • Arte contemporanea

World Leader Pretend: Alex Da Corte in mostra da Gió Marconi

Alex Da Corte torna a Milano con una nuova irriverente rassegna di opere, tra dipinti, sculture e installazioni. È la…

28 Aprile 2024 21:19
  • Arte contemporanea

La quercia della memoria: l’omaggio di Casa Sponge all’artista scomparso Massimo Uberti

A quasi un mese dalla morte di Massimo Uberti, il fondatore di Casa Sponge Giovanni Gaggia lo omaggia con un…

28 Aprile 2024 20:36
  • Arte contemporanea

Qual è il potere reale dell’immaginazione? La risposta collettiva del MACTE di Termoli

Fino al primo giugno, Ersilia. Praticare l’altrove è il racconto corale al MACTE Termoli che reinterpreta la città tra folklore,…

28 Aprile 2024 19:09
  • Progetti e iniziative

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere: la nuova illy Art Collection dedicata a Biennale Arte 2024

Il sodalizio con l’Esposizione Internazionale d’Arte si riconferma anche in occasione della 60. edizione arricchendosi di una illy Art Collection…

28 Aprile 2024 10:00
  • Teatro

Harold Pinter, la parola di accusa: Lino Musella al San Ferdinando di Napoli

Lino Musella lega tre brevi pièce del grande drammaturgo Harold Pinter sul filo della potenza della parola, tra questioni razziali…

28 Aprile 2024 8:10
  • Fotografia

Fotografia Europea riflette sulla natura, (che) ama nascondersi

La XIX edizione di Fotografia Europea, in programma a Reggio Emilia fino al 9 giugno, ci conduce a riflettere su…

28 Aprile 2024 0:02