I grandi fotocolor di Mario Cresci ritraggono oggettini d’esistenza quotidiana, “pescati” negli autogrill di mezza Europa, emblemi di un consumismo dilagante e sfrenato…
E’ questa la realtà dei nostri giorni? Come dire: la vita è un oggetto con cui sostituire una componente umana e spirituale, sedare paure, colmare vuoti. Adagiati su una mini poltroncina blu, fortemente ingranditi, questi ninnoli di plastica, animaletti dalle forme strane, caramelle gommose e colorate, sembrano fare ironicamente il verso all’osservatore, quasi fossero consapevoli di aver “soffiato” la scena al soggetto umano.
Mario Cresci immortala sulla stessa poltroncina, anche dei bambolotti, ritraendoli non comodamente adagiati su di essa, ma a testa in giù, come a lanciare un monito: guardate che sono i bambini a venire investiti maggiormente dal caotico e pressante bombardamento d’immagini, tipico della società consumistica. Non lasciamoli ad affrontare da soli quei falsi bisogni!
Con una mostra dal titolo “Dagherrotipi digitali”, Willy Darko continua idealmente ad esplorare il mondo della video arte, partendo tuttavia da basi differenti dal consueto fermo immagine.
Le opere di medie dimensioni, stampate con molta cura, sono fotografie digitali di dagherrotipi, stampe su vetro e su carta di varie epoche, sovrapposte e integrate ai nudi femminili stilizzati, disegnati dallo stesso Darko (che mi confessa di sentirsi un pittore mancato e di “girare” quasi esclusivamente con amici pittori). Non c’è manipolazione elettronica o d’altro genere ma una ricerca paziente, che rispecchia la sensibilità dell’artista e coniuga il suo interesse per il disegno, l’amore per il nudo ed un sapiente uso della luce che carica l’opera di forza evocativa, rendendola mutevole allo sguardo e coinvolgendo l’osservatore in un artificio allusivo.
In un’altra sala della galleria, Darko gioca con gli ignari fruitori, riprendendoli con una mini telecamera fissa che ne proietta l’immagine su una parete, provocando uno stupore ben visibile sui loro volti, nel vedersi protagonisti dell’evento.
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