Categorie: genova

fino al 1.V.2007 | Galileo Chini | Genova Nervi, Wolfsoniana

di - 1 Febbraio 2007

Il 2006 è stato l’anno del cinquantesimo anniversario della scomparsa di Galileo Chini (Firenze 1873 – 1956), artista poliedrico che sembrava destinato al limbo della memoria collettiva. Fortunatamente, il Venetian Heritage, fondazione americana no-profit che fa parte del Programma Unesco – Comitati Privati per la Salvaguardia di Venezia, ha finanziato il restauro delle grandi tele dell’artista toscano che facevano parte delle decorazioni dello spazio espositivo della Biennale del 1907 e 1920. L’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Fondazione La Biennale di Venezia (ASAC) ha predisposto inoltre una mostra delle proprie fotografie di Man Ray provenienti dalla VBH Gallery di New York e ha reso disponibile tutto questo materiale per la mostra commemorativa che si è tenuta recentemente alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. La Wolfsoniana di Genova, infine, ha messo a disposizione sia i propri spazi espositivi che i documenti relativi al Galileo Chini decoratore e al suo rapporto con la Biennale.
Da qui l’esposizione delle dodici tele, che rappresentano sia la provocazione/percezione Liberty dell’artista nel suo primo slancio creativo, sia la crescita in lui del gusto simbolista, della poetica di Gustav Klimt e del ricordo di La Vecchiaia di William Blake. La figuratività della teoria dei putti danzanti non è solo il chiaro segno dell’adesione all’Art Noveau, ma spinge a ricordi di arte classica: dai fregi dell’Ara Pacis alle pitture murali romane che ispirarono la decorazione rinascimentale “a grottesche”. Se da questi temi si diffonde un singolare senso di pace e armonia, attraverso la disposizione dei corpi nello spazio e l’uso di colori a bassa saturazione, le opere che propongono la glorificazione della guerra e della vittoria restituiscono una grande verve dinamica e drammatica, quasi fossero state concepite per travalicare i limiti del supporto e per trasmettere una sensazione di immortalità.

Chissà che sia anche per questa caratteristica che Giorgio Busetto, direttore dell’ASAC, riconosce come opere più rappresentative dell’esposizione quelle dal titolo Pannelli decorativi, del 1920, in cui una sorta di colonna di fuoco si staglia in primo piano rispetto ad un corona porpora e un cielo al momento del tramonto. L’oblio è finito, la fiamma di Chini torna a scaldare.

articoli correlati
Galileo Chini
Sogni e visioni tra Simbolismo e Liberty
link correlati
www.labiennale.org/it/asac
www.manraytrust.com
www.venetianheritage.org

fausto capurro
mostra visitata il 16 gennaio 2007


Galileo Chini e i cicli decorativi per la Biennale di Venezia
Wolfsoniana, Via Serra Gropallo, 4 – Genova Nervi
Orario: da martedì a domenica ore 10.00 – 19.00
Ingressi: intero 5 euro; ridotto 4 euro; scuole 2,80 euro
Info e prenotazioni: +39 0103231329; +39 0102518178
< a
info@wolfsoniana.itwww.wolfsoniana.it


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Alice Neel. I am The Century, a Torino la sua prima retrospettiva italiana

Alice Neel. I am The Century, è la prima retrospettiva in Italia dedicata alla pittrice statunitense, a cura di Sarah…

7 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Le mostre da non perdere a dicembre in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

6 Dicembre 2025 21:00
  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30