“Perla d’oriente” nel panorama museale genovese ed italiano (è uno dei più importanti in Europa), il museo Chiossone è notoriamente conosciuto per la ricca collezione di oggetti artistici provenienti dall’Estremo Oriente, in prevalenza giapponesi. Collezione che consta di circa 15.000 pezzi (dipinti, stampe, sculture, porcellane, lacche, armi e armature, bronzistica cinese e giapponese, maschere teatrali, strumenti musicali e tessuti) e che fu donata alla città dall’ incisore e pittore genovese Edoardo Chiossone (1833-1898).
È in questo luogo privilegiato che si svolgono di volta in volta operazioni culturali che hanno il compito di far armoniosamente incontrare la cultura e l’arte del Sol Levante con la nostra. In questo contesto vengono riuniti e presentati per la prima volta a Genova i lavori più recenti del noto artista contemporaneo: Shu Takahashi.
L’artista, nato a Hiroshima nel 1930, vive e lavora a Roma dal 1963 e dal 1996 è professore nell’Università delle Scienze e delle Arti di Kurashiki. I maggiori critici e storici dell’arte italiani e giapponesi hanno seguito con attenzione e interesse l’intero arco della sua produzione, rappresentata nelle più importanti collezioni pubbliche d’arte contemporanea di entrambi i paesi. Numerose le mostre personali (ricordiamo la grande mostra antologica alla galleria d’Arte Moderna di Roma del 1993), presentate in tutto il mondo così come sono numerosi e di grande prestigio i premi e le alte onorificenze conferitegli, la più importante nel 1994 con L’Ordine del Nastro Purpureo.
La rassegna, allestita all’interno del percorso espositivo del museo-pagoda, comprende una selezione di oltre 40 opere a partire dal 1994 ad oggi: in prevalenza dipinti di grande formato e bozzetti di sculture e opere monumentali.
Di forte impatto emotivo le tele a grandezza monumentale, dove i colori accesi: rosso, nero, bianco, ( ma anche azzurro e verde) uniti alla foglie d’oro si compongono in astratte geometrie. La
Come racconta egli stesso nel catalogo: “… ho riscoperto l’antica arte giapponese Rinpa che personalmente ritengo, nella sua solennità e splendore, la prima espressione artistica veramente originale della storia dell’arte giapponese.” E’ infatti un ritorno alle origini il passo evolutivo che l’artista compie in questo periodo, un percorso che muove dalla passata esperienza artistica maturata a contatto con l’Avanguardia milanese, nel cui ambito ha sviluppato le sue prime Superfici, ispirate alle ricerche visuali-cinetiche. Parte rilevante dell’attività di Takahashi, dal 1963 ad oggi, è dedicata alla creazione di sculture e opere monumentali per spazi pubblici.
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