Il progetto, affidato alla storica esperienza della curatrice Sandra Solimano, è un raffinato e spietato excursus all’interno della più recente produzione dell’artista leccese, il cui filo conduttore è il richiamo deciso e mai urlato all’intensità espressiva di cui è impregnato e quasi saturo il corpo, la carne e lo spazio.
Montenero propone una serie fotografica il cui contenuto è indubbiamente di articolata complessità intellettuale e concettuale, poiché ogni scatto, in maniera quasi baconiana, oltre ad interpretare la realtà del mondo esterno, ci introduce con brutale eleganza alla dimensione inconscia dei corpi ritratti, dell’artista e della totalità dell’opera d’arte stessa.
La carne viene utilizzata come mezzo per comunicare un’esperienza, ed ogni riferimento va oltre all’immagine stessa, la quale diventa il mezzo per dare forma e valenza estetica alla triade delle fondamentali condizioni che definiscono la situazione emotiva dell’uomo moderno: sesso, violenza e solitudine. Attraverso la violazione di questi tre tabù, le fotografie di Libre Circulation si imbevono di dolore e sgomento: immagini nitide e pulite, il cui imperturbabile equilibrio formale porta sotto pelle gli errori e gli orrori della società.
L’artista carica ogni immagine di un’emotività’ tale da riuscire ad equiparare attraverso il sentimento comune l’opera d’arte con il suo osservatore, proprio come se avesse in mente due tipologie di pubblico per Libre Circulation: una alla quale sta facendo un appello ed un’altra alla quale sta rivolgendo la sua aggressione. L’attenzione al rigore formale ed estetico sosterranno i visitatori nel confronto con angoscia e costrizione, in quanto l’utilizzo delle tecniche fotografiche più’ tradizionali ed accademiche viene messo al servizio della trasgressiva violazione dei tre tabù’ sopra citati. Tabù definiti dallo storico dell’arte A. Julius come quelli che “normalmente esprimono le caratteristiche più’ intime della nostra personalità’ e che sono legati sia alla religione sia all’arte, cioè’ al nostro senso del divino e del bello”. Ossia tutti quegli aspetti delle nostre vite che riguardano da vicino i nostri sentimenti, le nostre paure ed i nostri istinti ed il cui coinvolgimento nell’intimità’ dell’opera d’arte ci aiutano nel processo di conoscenza dell’Io e della realtà.
Nella serie fotografica Libre Circulation, infatti, l’interpretazione della realtà diventa un modo per conoscere la verità su noi stessi e sul mondo, sublimando l’inevitabile amarezza che scaturisce da questa riflessione per mezzo del potenziale estetico proprio dell’arte stessa.
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mostra visitata mercoledì 11 maggio 2011
Riccarda Montenero
Libre Circulation
Museo d’arte contemporanea di Villa Croce
Via J. Ruffini, 3 – 16128 Genova
Tel. +39 010 580069 / 585772
fax +39 010 532482
Visitabile martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 18.30;
sabato e domenica dalle 10 alle 18.30;
lunedì chiuso
http://www.museidigenova.it/spip.php?rubrique26
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