E’ un legame di tacita e profonda intesa quello che lega Genova, città poco incline ad incensare i propri intellettuali, e Emanuele Luzzati, matita curiosa e ricca di personalità che si è prestata alle più varie applicazioni del disegno: costumi, scenografie, pubblicità, illustrazione, animazione, complementi architettonici. Forse Genova di Luzzati ama proprio quest’assenza d’alterigia che lo ha portato, in 60 anni di creatività, a sperimentare continuamente nuove funzioni per la sua arte. Non disdegnando neppure di apparire sui cartoni del latte, sui pacchi di biscotti, specie se per beneficenza. Una consistenza e una concretezza che rappresentano l’affinità tra un artista che ha saputo entrare nell’immaginario di ogni genovese e una città intellettualmente ricca, ma fondamentalmente schiva e riservata.
Di questa città così complessa, lo scenografo è diventato l’ambasciatore. Non a caso sono di Luzzati le scenografie televisive create per presentare il programma di GeNova2004 in un’importante trasmissione, o quelle per le celebrazioni Colombiane del ’92. Materiale scenico che ora accoglie nella prima sala il visitatore del museo di Porta Soprana, che dopo aver ospitato per alcuni mesi la mostra su Renzo Piano, ritorna alla sua identità di Museo Luzzati.
La mostra che apre il nuovo corso d’iniziative si propone come itinerario nell’eclettismo artistico di uno dei fondatori del Teatro della Tosse, passando per i suoi rapporti con Genova. Le tavole esposte documentano, attraverso le immagini cariche di incanto fiabesco, l’attività per il Teatro di Nervi nel ’49, per l’Eleonora Duse negli anni 50, l’esperienza dell’avanguardia con la Borsa di Arlecchino: sessant’anni, insomma, di teatro in cui si intrecciano incontri importanti (tra i quali Vittorio Gassman) che lo porteranno fuori da Genova, ed altre esperienze rispetto a quelle di scenografo e costumista.
Alla creazione dell’arredo navale di molte navi della cantieristica genovese, si aggiungono altre esperienze decorative tra le quali i pannelli a sbalzo creati per il negozio Taramasio o le maioliche, prodotte dalle prestigiose fornaci di Albisola. Non è trascurabile neanche l’esperienza architettonica del Parco del Flauto magico di Santa Margherita, parco giochi in cui scivoli e passaggi segreti rivivono le atmosfere del teatro accogliendo le sagome di re e regine, draghi e altri personaggi da fiaba. Ricca è pure l’attività nell’editoria. Nato come autore lui stesso di storie, tra cui Il flauto magico riedito oggi da Nugae, Luzzati ha illustrato non solo libri per ragazzi, ma copertine d’importanti riviste e diverso materiale pubblicitario. Tra le esperienze più interessanti un esperimento innovativo nel campo della didattica, l’enciclopedia per ragazzi Io e gli altri, edita tra il 1970 e il 1978 dalla ruota editrice. Tra il materiale esposto 40 bozzetti originali disegnati tra il ’45 e il ‘50 per Genova, una città in 20 storie.
Nell’allestimento rivivono tre illustri personaggi di Genova (Colombo, Doria, Paganini) immortalati in originalissime sculture di carta, mentre tutta la produzione dei film d’animazione, utilizzata anche per i laboratori didattici, è visibile nella sala di proiezione. Per i bambini un labirinto su misura, permette ai piccoli visitatori di scoprire gli angoli più belli della città attraverso un gioco di filastrocche.
daniela mangini
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