Categorie: genova

Genova, ritrovato ritratto di Rubens

di - 27 Settembre 2000

Probabilmente è dovuta alla grande amicizia tra la famiglia genovese dei Doria Pamphilj la presenza, nella città della lanterna del “Ritratto dell’Infante di Fernando d’Asburgo” di P. P. Rubens, il dipinto che è stato trovato nello scorso finesettimana negli scantinati di Palazzo del Principe a Genova.
Massimiliano Floridi, amministratore delegato della Società della famiglia Doria Pamphilj,si è detto allo stesso tempo soddisfatto per il ritrovamento ed impegnatissimo affinché l’opera (subito trasportata nei laboratori di palazzo) venga al più presto restaurata ed esposta. Floridi ha dichiarato che ”nel corso dei secoli una gestione familiare delle collezioni ha portato alla ‘dimenticanza’ di molti capolavori che spesso emergono durante qualche restauro…”.
(a sinistra un autoritratto di P.P.Rubens)


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  • Gentile lettore Gotta,

    abbiamo proveduto a linkare la notizia da lei segnalata tra gli articoli correlati.
    Continui a seguirci con la consueta attenzione.

  • Scrivo dalla Città dei Della Rovere e dico che i Della Rovere sono estinti o quei pochi che ci sono sono a Roma (come l'attrice Lucrezia Lante...) quindi questo suo cognome mi sembra un tantino fasullo...signor Marchese...

  • Signor della Rovere,
    i suoi avi (Giulio II e Sisto IV) hanno lasciato immani delizie artistiche al mondo (la cappella sistina su tutte...)...quindi lei si dovrebbe VERGOGNARE a perorare la causa delle famiglie patrizie che tengono per sé i beni fregandosene di renderli fruibili...

  • Per il cittadino Francesco Bertini della Rovere di Savona:

    La classe nobiliare ha in talune epoche storiche acquisito dei meriti, tra cui senza dubbio quello di aver preservato i valori della romanità nel corso dei secoli, ed inoltre quello di aver favorito lo sviluppo delle arti e della cultura. Ciò d'altronde era congeniale ad un sistema istituzionale in cui essa era fortemente compenetrata, e in cui veniva favorita ai danni delle classi subalterne costrette a subire ingiustizie e soprusi per garantire alla classe nobiliare lussi di ogni tipo, fra cui quello di circondarsi dei più grandi capolavori d'arte (sarà anche un grande merito ma è uno dei sommi piaceri, diciamo la verità!).

    Oggi i tempi sono diversi, e non possiamo dire, "gli altri Stati se li sarebbero venduti", non lo sappiamo, non c'erano altri Stati non monarchici, ad ogni modo le giovani repubbliche occidentali non l'hanno fatto.
    E allora, è tollerabile che tante opere d'arte che rappresentano la nostra civiltà siano ancora in possesso dei discendenti di quelle antiche famiglie?
    Si, ovviamente, ma a patto che se ne prendano cura, le valorizzino, le lascino vedere, ma se si è in presenza di un palese disinteresse e spregio dei beni culturali lo Stato dovrebbe intervenire, requisendo e punendo duramente (esistono delle fattispecie penali applicabili).

    Sono stato polemico e me ne dispiace...

  • Spesso però le stesse famiglie nobili sono state rigorose custodi di immensi patrimoni che magari gli stati si sarebbero venduti.
    Per dire dei Doria Pamphilj pensiamo alla galleria Doria visitabile a Roma a Via del Corso...

  • Una vera schifezza. Io credo che constatata l'incuria, lo stato dovrebbe requisire Palazzi e opere d'arte.
    Ricordiamoci che tutti questi beni sono il frutto di soprusi ed ingiustizie della classe nobiliare sugli antenati dei cittadini italiani. l'abbandono di tali beni è un'offesa del popolo italiano.

  • Questa è l'ennesima arrabbiatura: queste famiglie patrizie (decadute e pure molto) non fanno altro che violentare il loro patrimonio autorizzati dal fatto che è LORO. Non rendendosi conto che Rubens è di tutto noi...Ma come si permettono di abbandonare dei capolavori nei sottoscala dei loro PALAZZI???
    E poi, il giornalista, spera che l'opera sarà esposta in un museo pubblico ma questo sarebbe un miracolo. L'opera la ristruttureranno col pubblico danaro e la collocheranno niente di meno che in una loro suntuosissima camera da pranzo...(domando perdono per lo sfogo)

  • Cittadino e amico Francesco Bertini della Rovere, prendo atto della bella notizia, e ti saluto cordialmente. Spero perdonerai l'irruenza dei giorni passati, ma noi del popolo abbiamo il sangue caldo e ...rosso.

  • Spero vi siate accorti dell'ultima notizia di ieri: gli eredi di Casa Pamphilj inaugureranno in settimana l'apertura al pubblico del loro palazzo di famiglia. Verrà esposta tutta la collezione privata unitamente al famoso quadro di Rubens appena ritrovato (dopo un piccolo e doveroso restauro)...Credo che sulla buonafede della nobiltà italiana non ci sia assolutamente più nulla da controbattere

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