Categorie: Giro del mondo

Il piccolo Picasso in fuga | dai Talebani

di - 11 Agosto 2017

È stato soprannominato “Piccolo Picasso”. Ha solo 10 anni, un grande talento con la matita e l’aspettativa di un domani migliore. Ieri ha esposto i suoi disegni nel giardino di un bar di Belgrado e il ricavato dalle vendite è stato destinato ad assicurare una terapia post-cancro a un bambino serbo di soli sei anni, appena operato al cervello. Ecco la storia di Farhad Noory (nella foto in alto e in homepage). Nato in Afghanistan. Perseguitato dai talebani e costretto alla fuga. Immigrato in Serbia dopo un estenuante e insidioso viaggio di quelli ribattezzati – non senza un filo di cinismo – “della speranza”. In terra serba ha trovato accoglienza, insieme ai suoi genitori e ai due fratelli più piccoli, nell’immancabile campo profughi, quello di “Krnjaca”, allestito vicino a Belgrado. Qui la lunga marcia della famiglia Noory verso la Svizzera ha conosciuto la sua battuta d’arresto, nel 2016, quando la cosiddetta “rotta dei Balcani” è stata chiusa. Eppure non tutto è andato perduto. Infatti, durante i laboratori d’arte e di lingua organizzati dai gruppi di sostegno locali per i profughi e gli immigrati, alcuni volontari si sono accorti del precoce talento artistico di Farhad. Tanto è bastato per catapultare il piccolo profugo afgano nelle aule di una scuola di pittura e di fotografia, grazie al supporto dell’organizzazione non governativa locale Refugees Foundation. Un blocco da disegno, una matita e uno smartphone sono diventati i suoi strumenti d’artista. È proprio su Internet che, infatti, il piccolo trova l’ispirazione: tra le notizie di cronaca internazionale, tra i volti dei politici e dello star system. La mostra di beneficienza nel bar di Belgrado ha presentato i primi risultati di quanto appreso dagli insegnanti. Sono istantanee di vita quotidiana in città, originali ritratti di vip, a volte caricaturali, come quello della cancelliera tedesca Angela Merkel, del pittore surrealista Salvador Dalì e del calciatore Cristiano Ronaldo. Ma non mancano neppure quelle immagini che richiamano alla mente le profonde divisioni che separano ancora Occidente e Oriente. E di cui il piccolo e talentuoso Farhad Noory ha già presto, troppo presto, fatto le spese. (Gaia Tirone)

Fonte: artdaily

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

World Leader Pretend: Alex Da Corte in mostra da Gió Marconi

Alex Da Corte torna a Milano con una nuova irriverente rassegna di opere, tra dipinti, sculture e installazioni. È la…

28 Aprile 2024 21:19
  • Arte contemporanea

La quercia della memoria: l’omaggio di Casa Sponge all’artista scomparso Massimo Uberti

A quasi un mese dalla morte di Massimo Uberti, il fondatore di Casa Sponge Giovanni Gaggia lo omaggia con un…

28 Aprile 2024 20:36
  • Arte contemporanea

Qual è il potere reale dell’immaginazione? La risposta collettiva del MACTE di Termoli

Fino al primo giugno, Ersilia. Praticare l’altrove è il racconto corale al MACTE Termoli che reinterpreta la città tra folklore,…

28 Aprile 2024 19:09
  • Progetti e iniziative

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere: la nuova illy Art Collection dedicata a Biennale Arte 2024

Il sodalizio con l’Esposizione Internazionale d’Arte si riconferma anche in occasione della 60. edizione arricchendosi di una illy Art Collection…

28 Aprile 2024 10:00
  • Teatro

Harold Pinter, la parola di accusa: Lino Musella al San Ferdinando di Napoli

Lino Musella lega tre brevi pièce del grande drammaturgo Harold Pinter sul filo della potenza della parola, tra questioni razziali…

28 Aprile 2024 8:10
  • Fotografia

Fotografia Europea riflette sulla natura, (che) ama nascondersi

La XIX edizione di Fotografia Europea, in programma a Reggio Emilia fino al 9 giugno, ci conduce a riflettere su…

28 Aprile 2024 0:02