Ci sono degli oggetti che ormai siamo abituati ad usare ogni giorno e così poche volte ci domandiamo la loro storia o ci chiediamo chi è stato l’uomo che li ha pensati per primo! Oggi quindi raccontiamo la parabola del dosazucchero, quel contenitore con una specie di cannuccia inserita al suo interno, che ci permette ogni volta, di controllare la quantità di zucchero che ne esce. Ad usarlo tutti i giorni sembra semplice, quasi una banalità. Ma non è stato sempre così! Era dal 1917 che gli americani cercavano di inventare un dosatore igienico e preciso da utilizzare in tutte le tavole calde ed i bar del paese. Ne uscirono fuori strane e bizzarre versioni, ognuna con la sua qualità, ognuna con il suo punto debole. Bisognerà attendere il 1956 perché la soluzione perfetta venisse trovata. E non fu neanche un americano a scovarla ma il signor Theodor Jacob, di Hanau, in Germania, inventore di professione. Nella sua richiesta di brevetto Jacob aggiunse una breve nota, quanto mai profetica per il futuro del marketing: <La superficie esterna può essere utilizzata anche a scopi pubblicitari>.
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