Categorie: Il fatto

Razzista a chi?

di - 8 Dicembre 2016
Domenica 4 dicembre: Senad Lulic, giocatore della Lazio, dice che Antonio Rudiger (avversario della Roma) “fino a poco tempo fa vedeva calzini per le strade di Stoccarda e ora fa il fenomeno”. Lulic viene tacciato di razzismo ed è costretto a scusarsi. Lunedì 5 dicembre: al referendum vince l’Italia del No. Qualche analista politico scrive che il No ha trionfato soprattutto al Sud (cosa vera). Ma l’osservazione non è gradita e viene tacciata di razzismo: un Sì evoluto, che si è affermato soprattutto nel Centro-Nord, si opporrebbe a un No retrogrado, indentificato con il Sud. Ieri, nel quartiere romano più che popolare di San Basilio, una discreta folla ha preso le difese di un cittadino italiano disoccupato che occupava abusivamente una casa assegnata in realtà a una famiglia marocchina che sta in Italia da cinque anni. “Fuori i negri, tornate sui gommoni”, è una delle tante frasi che rimbalzano nello scontro. E il quartiere di San Basilio è tacciato di razzismo.
Il razzismo, o quello che viene interpretato come tale, sbuca fuori nei contesti più diversi, anche laddove è in atto una guerra tra poveri. Tutti casi critici che, a parte il derby Lazio-Roma, dove la frase del giocatore laziale quasi scompare rispetto agli scontri tra tifoserie avversarie e le tensioni pre partita, raccontano di un’Italia divisa in due: poveri contro ricchi (l’odiata casta che eccede il privilegio politico), ma anche poveri contro poveri e poveri contro immigrati, che l’attuale clima politico certo non aiuta a risanare.
Il razzismo è una delle varie spiagge dove naufraga quello che dovrebbe essere il senso di appartenenza, un sentimento di coesione – nazionale, se la parola non rischiasse di suonare vuota – che tiene insieme un popolo. E che oggi, in un’Italia a rischio di povertà per un quarto della popolazione, è sempre più difficile rintracciare.
Gli abitanti di San Basilio hanno spiegato che non ce l’hanno contro i marocchini, che comunque hanno dovuto rinunciare alla casa, ma che intendevano tutelare gli italiani, i diritti degli italiani, contro gli stranieri, di qualunque provenienza siano e qualunque colore della pelle abbiano. E forse hanno anche ragione, non sono razzisti, solo molto poveri e disperati. Che la classe politica, quella che dovrebbe avere la statura per governarci, di cui anche Papa Bergoglio ha lamentato l’assenza in un’intervista sempre di ieri, non riesce a capire e a intercettarne i bisogni.
Anche, e forse soprattutto per questo, la maggioranza degli italiani ha votato No al referendum del 4 dicembre. Come la maggioranza degli americani ha eletto (non votato) Trump, come molti francesi voteranno Marine Le Pen alle prossime elezioni politiche.
Allora forse il razzismo non c’entra. C’entra, invece, una società, in Europa come Oltreoceano, che vive una crisi epocale di cui i governi non si accorgono. O non sono capaci di accorgersene.    

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Perché quella di Pedrosa resterà una Biennale da ricordare

Allestimento inappuntabile, temi che abbracciano questioni universali, collettive e individuali: Stranieri Ovunque è un Manifesto sul valore della libertà e…

27 Aprile 2024 15:58
  • Arte contemporanea

Vettor Pisani: una mostra, un archivio, una lunga frequentazione. Intervista a Giovanna Dalla Chiesa

A margine della mostra alla Fondazione Pascali, con Giovanna Dalla Chiesa, direttrice dell'Archivio Vettor Pisani, ripercorriamo la ricerca dell'artista dell'inafferrabile,…

27 Aprile 2024 14:10
  • Mercato

Sotheby’s mette all’asta un capolavoro di Monet

Appartiene alla serie dei Covoni, la stessa che nel 2019 fissava un record per l’artista a quota $ 110,7 milioni.…

27 Aprile 2024 12:42
  • Bandi e concorsi

Premio Lydia 2024, aperta la call per il sostegno alla ricerca artistica

La Fondazione Il Lazzaretto di Milano lancia la open call 2024 per il Premio Lydia all’Arte Contemporanea, dedicato al supporto…

27 Aprile 2024 12:39
  • Fotografia

Other Identity #109. Altre forme di identità culturali e pubbliche: Alessandro Trapezio

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

27 Aprile 2024 12:10
  • Mostre

L’infinito volgere del tempo di Carlo Zoli approda a Milano

Dal prossimo 9 maggio, fino al 15 giugno, Carlo Zoli porta a Milano, nello spin-off di HUB/ART, “L’infinito volgere del…

27 Aprile 2024 10:00