Non so nulla del fumetto in Finlandia: ci sono molte riviste?
C’è una situazione interessante in Finlandia, ci sono autori bravi e sono soprattutto giovani. L’anno scorso due riviste finlandesi, Glömp e Laikku hanno vinto il premio degli indipendenti ad Angouleme e quest’anno il festival ospita una mostra dei finlandesi.
Che genere di fumetti leggete in Finlandia?
Per il finlandese medio il fumettista più grande di tutti i tempi è Carl Barks. I fumetti più letti sono le strisce che escono sui quotidiani. Non c’è una chiusura come quella che vedo in Italia, di considerare i fumetti come intrattenimento facile e i fumettisti indipendenti come un branco di matti. Forse perché in Finlandia siamo tutti un po’ matti.
Come sei entrata in contatto con il gruppo di Canicola?
Mi hanno chiamato loro, per sbaglio suppongo, ma dopo erano troppo timidi per cacciarmi.
So che stai lavorando a due libri a fumetti, vuoi parlarcene?
Sì è vero, sto lavorando a un piccolo libro di circa sessanta pagine per conto mio, anzi diciamo per conto di Canicola visto che lo pubblichiamo noi. Si chiama Campo di babà (ndr. pubblicato nel gennaio 2006). Nello stesso tempo mi trovo anche a disegnare un libro per un progetto dell’Unione Europea sull’immigrazione, su sceneggiatura di Adele Pesce. Uscirà in vari paesi Europei e verrà distribuito nelle scuole medie. Sono due cose molto diverse, perché del primo me ne occupo io insieme agli altri autori Canicola, per cui ho avuto una libertà assoluta nel realizzarlo, ho potuto lasciare da parte sceneggiature, strutture narrative e anche la scrivania visto che l’ho trascinato ovunque con me e ho disegnato anche facendo la fila alle poste.
Nonostante tutto ciò non si tratta di uno sketchbook ma di una storia terribile e vera. Nell’altro libro invece devo tradurre in immagini una storia per me allo stesso tempo vicina e lontana, quella di un’immigrata turca che vive in Danimarca. Questa storia non è vera ma diciamo che lo potrebbe essere, e di conseguenza per me è più difficile ma sicuramente molto interessante disegnarla.
Progetti hai per il futuro?
Purtroppo ho molti progetti per il futuro ma so che sono troppo pigra per realizzarli tutti. Tra questi progetti futuri c’è anche quello di fondare una rivista per i fumettisti pigri. Nel mio piccolo vorrei continuare a fare delle storie lunghe e conquistare così il mondo.
Cosa fai oltre a disegnare fumetti?
Voglio essere sincera. Se non ho da fare dei fumetti preferisco bivaccare. O girovagare. Colleziono bar e bettole luride preferibilmente frequentati da persone strambe. Prima avevo anche una collezione inutile di bollini di frutta, poco fa mi sono trasferita e non la trovo più.
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