Categorie: Libri ed editoria

libri_biografie | Regina di quadri | (mondadori 2010)

di - 30 Agosto 2010
Se presupposto per la pubblicazione di una biografia è una vita
intrigante, Regina di quadri di Rachele Ferrario centra pienamente il bersaglio. Palma
Bucarelli (1910-1998), donna bellissima e discussa nel panorama artistico – ma anche
istituzionale e politico – è una figura ideale su cui costruire un libro che ha
quasi il sapore di un romanzo, un racconto appassionante e ricco di fascino su
un percorso che ha portato la protagonista a diventare uno degli esponenti più
significativi della cultura italiana e internazionale tra gli anni ’40 e ’80
del XX secolo.

Un testo basato però su criteri storici e su accuratissime
ricerche negli archivi che conservano le documentazioni originali della
carriera della direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, da
cui emerge un profilo completo e in gran parte inedito, che svela i particolari
della carriera professionale da un lato e gli aspetti dell’intensa vita privata
dall’altro.

Sono stati decenni difficili quelli in cui si è formata la Bucarelli,
segnati dal Fascismo – a cui si è sempre opposta – e dalla guerra: è durante
questa drammatica situazione che si mette in luce come coraggiosa direttrice,
salvando le “sue” opere attraverso rocamboleschi trasporti prima a Caprarola
poi – conquistata la protezione di papa Pio XII – a Castel Sant’Angelo.

La narrazione attraversa trasversalmente gli amori di Palma, i
rapporti con la famiglia e con la scena artistica romana, in fermento negli
anni del Dopoguerra: è in questo contesto che la Bucarelli intesse i suoi
contatti con esponenti dell’arte e della cultura che oggi ricordiamo come
capisaldi: Pino Pascali, Piero Manzoni, Giorgio Morandi, oltre a Giulio Carlo Argan, Lionello Venturi, Achille Bonito
Oliva.

Ma un carattere così forte non poteva non crearsi nemici: gli
scontri più violenti avvengono con Renato Guttuso e Antonello Trombadori, sostenitori delle correnti artistiche
italiane di orientamento comunista, che Palma talvolta trascura in favore
dell’astratto, dell’informale. Ecco allora le stagioni delle grandi mostre: nel
1953 l’antologica su Picasso, la prima in Italia; nel 1958 quella su Jackson Pollock, poi Kandinsky, Modigliani, Le Corbusier, fino a Malevic.

Passione e trasgressione emergono dalle pagine biografiche, e non
mancano i resoconti degli scandali, inevitabili. Nel 1959 esplode il caso Burri, con l’acquisizione de Il Grande
Sacco
: Palma è
sottoposta a interrogazioni parlamentari e ad attacchi della critica; nel 1971
l’Italia provinciale non digerisce la Merda d’artista di Piero Manzoni, esposta in Galleria
d’Arte Moderna. Intanto, grazie al libro su Fautrier, Palma Bucarelli è insignita della
Legion d’Onore e il suo prestigio internazionale è indiscusso.

In trent’anni la direttrice ha creato un museo nuovo, aggiornato
sul contemporaneo (il primo a Roma, e unico fino a un passato molto recente),
un luogo sognato dai giovani artisti e dove le mostre venivano organizzate con
criteri didattici e di accessibilità al grande pubblico forse da considerare
ancora oggi straordinari.

E se la Ferrario non nasconde che ambizione e gloria hanno guidato
le scelte della Bucarelli, in lei d’altra parte non è mai venuto meno il senso
dello Stato, il suo essere funzionario pubblico integerrimo.

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la
rubrica libri è diretta da marco
enrico giacomelli


Rachele
Ferrario – Regina di quadri. Vita e passioni di Palma Bucarelli

Mondadori,
Milano 2010

Pagg.
334, € 20

ISBN
978-88-04-59549-6

Info:
la scheda
dell’editore

[exibart]

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