Categorie: Libri ed editoria

Più libri più liberi 2025: la necessità del libro nel dibattito culturale contemporaneo

di - 5 Dicembre 2025

L’ampiezza della partecipazione, la densità del programma e la compresenza di editori, autori, operatori culturali e professionisti confermano Più libri più liberi come uno dei principali osservatori delle trasformazioni in atto nel sistema culturale nazionale, nonché come un luogo privilegiato per indagare le relazioni tra produzione libraria, arti visive e discorso pubblico.

Il tema di questa edizione della fiera, Ragioni e sentimenti, propone una riflessione sulla duplice natura del libro come strumento cognitivo e dispositivo emotivo. La scelta non intende limitarsi a un omaggio letterario, ma introduce una prospettiva interpretativa che attraversa l’intero programma, invitando a considerare la lettura e l’atto editoriale come gesti nei quali lucidità analitica e dimensione affettiva si intersecano. Tale cornice concettuale trova riscontro nella varietà delle proposte: narrativa, saggistica, poesia, illustrazione, editoria d’arte e progetti interdisciplinari compongono un mosaico in cui il libro si presenta come forma aperta, capace di dialogare con linguaggi e pratiche appartenenti a campi disciplinari diversi.

La sede della Nuvola, con la sua struttura trasparente e i volumi sospesi, contribuisce a definire la percezione della fiera come spazio scenico, quasi museale, in cui l’oggetto libro assume una presenza visiva di particolare rilievo. Gli allestimenti degli stand riflettono questa consapevolezza: molte case editrici valorizzano il potenziale estetico dei propri cataloghi adottando soluzioni grafiche curate, materiali selezionati, esposizioni che richiamano modalità tipiche delle pratiche espositive contemporanee. A spiccare particolarmente ci sono le proposte di Mimesis, che si conferma punto di riferimento dell’industria editoriale con una proposta saggistica epurata dai clichè che spesso si sottopongono al pubblico di questo genere di eventi, insieme a Luni editore, che regala una selezione di opere che mirano a fornire una prospettiva inedita sulla tradizione letteraria orientale che va a fondersi con le opere cardine del canone occidentale, svelandone commistioni e congiunture.

Accanto alla dimensione culturale, la fiera conferma anche un importante ruolo istituzionale. La presenza del Ministro della Cultura alla giornata inaugurale ha evidenziato l’intreccio tra politiche pubbliche, sistema editoriale e progettualità culturale. Nel suo intervento, il Ministro ha sottolineato l’importanza del confronto aperto come fondamento del discorso democratico e ha richiamato l’attenzione sulle sfide contemporanee che investono il mondo del libro, insistendo sulla necessità di preservare lo spazio culturale come luogo di pluralismo e partecipazione consapevole.

Proprio il tema del pluralismo è emerso con forza nella discussione che ha attraversato la manifestazione fin dal suo avvio. La partecipazione della casa editrice Passaggio al Bosco, la cui produzione si concentra su figure e narrazioni riconducibili all’immaginario neofascista, ha suscitato un ampio dibattito all’interno della comunità culturale. L’orientamento editoriale della casa editrice è stato giudicato da molti operatori in evidente contrasto con i valori democratici e antifascisti che costituiscono un riferimento imprescindibile per chi opera nella formazione culturale del Paese. Autori, editori e professionisti hanno espresso posizioni critiche, alcuni attraverso dichiarazioni pubbliche, altri attraverso scelte di non partecipazione a eventi programmati. La controversia ha sollevato interrogativi più ampi sul ruolo delle istituzioni fieristiche, sul significato di garantire la libertà espositiva e sui criteri etici che dovrebbero orientare l’ammissione degli espositori.

Più libri più liberi 2025, courtesy della fiera

Grande protagonista di numerosi stand presenti in fiera è la questione israelo-palestinese, con l’intento non solo di assumere una posizione netta nel dibattito ma anche di indurre il pubblico alla riflessione circa le motivazioni storiche, sociali e culturali che hanno portato all’escalation del conflitto negli ultimi anni. Senza dubbio la manifestazione ha risvegliato le coscienze non solo del pubblico ma in primis degli addetti ai lavori, che in molti casi hanno esposto nel proprio spazio un cartello che denunciava “Qui c’è un editore antifascista”: l’iniziativa, proposta da Edizioni Alegre, ha trovato già riscontro nell’ultima edizione del Salone del libro di Torino, grazie all’aderenza di diverse case editrici indipendenti.

Tra le iniziative più rilevanti che testimoniano l’attenzione all’arte e alla cultura visiva c’è la partecipazione di IED – Istituto Europeo di Design, intervenuto con un proprio stand nel “Piano Forum” della fiera, proponendo book-tour tematici e sessioni di portfolio review rivolte a giovani autori, illustratori e creativi. Si tratta di un segnale importante: la fiera non si limita a vendere libri ma diventa piattaforma di incontro tra editoria, formazione e arti visive.

Una componente significativa è costituita dalla sezione dedicata al fumetto, alla graphic novel e agli illustrati: il programma include presentazioni di nuove uscite, reading, dialoghi tra autori e illustratori, ma anche momenti di riflessione sul valore narrativo e visivo del libro illustrato. Ad esempio, è annunciato un ampio spazio per il fumetto nell’ultima giornata, con la partecipazione di autrici come Isabella Tiveron, che presenterà Fine (su testo di altri autori), dialoghi con vari fumettisti, e presentazioni di libri illustrati destinati a giovani lettori — tutti eventi che rendono visibile la vitalità dell’editoria visiva indipendente.

Questa attenzione all’illustrazione e al fumetto non rappresenta un elemento marginale, ma si inserisce in una visione coerente con il momento contemporaneo dell’editoria indipendente: dove il libro è pensato come oggetto estetico oltre che testuale, come gesto visivo, come progetto grafico e narrativo insieme. Per operatori del mondo dell’arte, del visual design, dell’illustrazione e della curatela, la fiera diventa così un luogo di osservazione privilegiato — non soltanto per scoprire nuovi titoli, ma per studiare tendenze visive, strategie editoriali, estetiche di collana e grafica, rapporti tra testo e immagine. Interessante l’iniziativa proposta dalla Regione Lazio, che il 6 dicembre prevede l’evento “Ragione e sentimento nell’arte contemporanea” che intende declinare la tematica centrale di questa edizione secondo la prospettiva artistica, grazie alla partecipazione delle personalità di Sara Zanin, Lulù Nuti, Alessandra Carloni e Angelica Rosa.

Per gli operatori del settore artistico, questa edizione offre quindi molteplici livelli di lettura. Sul piano estetico, la fiera permette di osservare da vicino le strategie con cui le case editrici ridefiniscono il rapporto tra testo e immagine, sperimentano nuovi formati, esplorano soluzioni grafiche innovative e recuperano tecniche tradizionali all’interno di contesti visivi contemporanei. Sul piano curatoriale, emerge la crescente centralità del libro come dispositivo narrativo e concettuale, sempre più presente nei musei, nelle mostre e nei progetti interdisciplinari. Sul piano etico e politico, infine, la manifestazione evidenzia come il libro continui a essere un attore cruciale nella costruzione del dibattito pubblico e della memoria comune.

Più libri più liberi 2025, Manifesto, courtesy della fiera

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