Psicoenciclopedia Possibile, Gianfranco Baruchello, 2020,© Treccani Arte
La Psicoenciclopedia Possibile di Gianfranco Baruchello reinterpreta e sovverte radicalmente il linguaggio della Grande Enciclopedia Treccani, da cui è stata ispirata e di cui imita formato, disposizione e struttura, mettendo in discussione l’identità stessa dell’enciclopedia e modificando creativamente il senso e il valore di questo storico modello di impresa editoriale. La nuova collana consiste in una vera e propria collezione di oggetti da esposizione e da consultazione, in edizione limitata, firmati e numerati dagli artisti che ne hanno concepito integralmente il contenuto dovendo rispettare due sole regole: il formato enciclopedico e l’ordine alfabetico delle voci.
Imponente progetto e complessa opera di montaggio, frutto di un lungo e minuzioso lavoro di ricerca, la Psicoenciclopedia è un grande libro d’artista che racchiude un inaspettato e articolato sistema di relazioni: in 816 pagine comprende più di 1200 voci ordinate alfabeticamente e 200 tavole a doppia pagina. Le voci derivano da scritti editi e inediti, appunti e trascrizioni di sogni di Baruchello, mentre le immagini sono il risultato di un lungo lavoro di riorganizzazione di materiali preesistenti. Come il titolo stesso ci suggerisce attraverso il termine “possibile”.
La Psicoenciclopedia problematizza l’idea stessa di conoscenza enciclopedica. Come in molti altri lavori di Baruchello, l’alfabeto e il montaggio scardinano le connessioni tradizionali tra parole e immagini, decostruendo ogni forma di consequenzialità. La funzione tradizionale della didascalia viene meno insieme al concetto stesso di ordine tematico, dando invece luogo alla possibilità infinita di accostare anche ciò che sembra non poter essere posto in adiacenza. La politica e la storia, il sogno e il rimosso, la natura e l’ambiente, il racconto e la memoria trovano in quest’opera forme inedite di convergenza e inattesi accostamenti attraverso l’instancabile curiosità che ha portato Baruchello ad interessarsi ad ogni aspetto del sapere.
Il prefisso “psico-” nel titolo dell’opera evoca il nesso tra la tensione verso la conoscenza e l’infinita gamma degli affetti – paura, angoscia, dolore, ironia, desiderio – che muovono gli immaginari e le sensibilità, tanto individuali quanto collettive. Nel multiforme panorama di identità e differenze che il mondo contemporaneo ci offre, Baruchello con la Psicoenciclopedia attraversa la frammentarietà di ogni forma di conoscenza e suggerisce che il sapere non offre certezze ma si fonda sul dubbio inteso come elemento dinamico. Come un ipertesto, la Psicoenciclopedia promuove la partecipazione attiva del lettore alla costruzione di nuovi significati e percorsi inediti, multidirezionali e mai definitivi.
Articolato in due parti, rispettivamente dedicate al testo e alle immagini, il volume di Baruchello ha una tiratura di 250 esemplari e XV prove d’artista. L’opera è racchiusa in un cofanetto insieme a una serigrafia dell’artista, che propone una sorta di “riflessione” intorno a una delle tavole, la n. 128, e al libro Note a margine. L’arte come esperimento del sapere di Carla Subrizi, che accompagna l’opera raccontandone la genesi e offrendo al lettore alcune possibili chiavi di lettura per addentrarvisi.
Con la collana Enciclopedia d’artista, Treccani Arte prosegue nella propria missione di contemperare la gloriosa tradizione quasi centenaria dell’Enciclopedia Italiana con l’apertura alla complessa realtà dell’arte contemporanea. Dopo la pubblicazione del catalogo della Quadriennale di Roma e “l’alfabeto” di Artissima, ancora una volta Treccani persegue l’obiettivo di promuovere la diffusione universale della creatività italiana, proponendo progetti inediti e innovativi ad un vasto pubblico di appassionati e professionisti.
L’opera verrà presentata sui canali social di Treccani Arte attraverso un incontro online di approfondimento, moderato da Bartolomeo Pietromarchi e con la partecipazione di Gianfranco Baruchello, Felice Cimatti, Manuela Fraire, Gianfranco Maraniello, Pietro Montani, Carla Subrizi.
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