Alla luce delle attuali pratiche artistiche e delle consuete scelte espositive, il tratto pittorico-informale di Nazareno Luciani sorprende il pubblico invadendo le rassicuranti ed evocatrici stanze del secentesco Palazzo Parissi.
Sebbene quella di Luciani sia un’invasione piacevole e delicata, quasi fabulistica, le sue opere creano un percorso narrativo che si insinua nel quotidiano dell’osservatore, provocando sensazioni forti pur lasciando aperte infinite possibilità interpretative.
Il titolo della mostra -ispirato certamente ad un
Opere dai forti contrasti cromatici e grafici come La nuvola di Oho o dai suggestivi poteri esternatori come Prima traccia, segnano nella memoria collettiva intense esperienze in cui si rivelano sia la semplicità dei materiali e delle tecniche utilizzate (spray, vernici, smalti, acrilici su legno, tele ed elementi cartacei…) sia una ricerca pittorica di tipo istintuale dettata da un gesto puro, indomabile e prezioso.
Chi è Oho? Dove è adesso Oho? Queste sono le domande che ci poniamo affascinati di fronte alle sue opere.
Parlando con l’artista, si può scoprire un mondo fantastico fatto di comuni e semplici esperienze, ed arrivare al senso dell’opera attraverso le sue delicate immagini, nelle incorporee apparizioni di personaggi ridotti a sagome sottili, quasi fossero impronte di vita.
Ogni lavoro è pervaso da questo essere dalle sembianze animali, da questa memoria fissa e protetta nel sogno; una presenza che non è mai sfacciata, ma al contrario, testimonianza magica della sua esistenza.
Nazareno Luciani con Magic Oho and C. ha scelto di seguire i forti stati d’animo che il mondo visto da certe
Nel testo del catalogo Luciani parla in questo modo della sua arte: “… A dire il vero non sentivo né il desiderio di raccontare… lasciatemi stare… né quello di rimanere impietrito dinanzi a quelle smorfie, a quei forse vanitosi gesti, tutto era semplice anche nelle forme, piacevoli e severe che non erano d’ostacolo al gusto, perché ferme nello spazio come un immaginario irraggiungibile”. Frasi che denotano l’estrema libertà ed innocenza dell’artista, che incuriosito dai percorsi che Oho gli suggerisce, vi si addentra come risucchiato in un grande contenitore alla scoperta di territori sconosciuti.
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Sono andato a vedere molto incuriosito la mostra di Nazareno Luciani prima ancora che uscisse l'articolo sul vostro sito e ad esser veramente sincero sono rimasto realmente soddisfatto e incantato da questo nuovo artista(almeno per me era la prima volta di conoscerlo)e nuovo modo di vivere,esprimere e vedere il suo mondo.Di grande personalità e originalità usa con mezzi di espressione semplici grandi mondi mistici in cui chiunque durante la mostra cerca di scoprirne il significato o la strada per percorrelo al meglio,ma non ci si riesce e a fine mostra ci si domanda più di prima chi,cosa e dove è Oho.La mostra di Nazareno Luciani non finisce inoltre all'uscita del palazzo in cui è sita,ma continua dentro di noi e negli interrogativi che ci lascia e alla ricerca del nostro Oho dentro di noi.
Mi complimento cosi con questo nuovo artista che ho conosciuto e che ha destato in me molta simpatia e stima.
Distinti saluti e complimenti a Nazareno
Michele Chiappini
(ci siamo conosciuti alla sua mostra)