In viapitteridieci gli oggetti raccontano storie. Come quella di Carlo Scarpa, rievocata da due espositori che scandivano, nel 1930, lo spazio della IV Triennale di Monza (stima: € 18.000 – 20.000 ciascuno). Ma anche gli arredi disegnati per Casa Ciaccia da Guglielmo Ulrich nel 1939, a partire da sei sedie (stima: € 3.500 – 4.500), una credenza (stima: € 3.500 – 4.500) e un tavolo con piano in marmo di Carrara (stima: € 5.000 – 6.000). Sono oltre 650 i lotti offerti all’incanto di Arti Decorative del Novecento e Design da Il Ponte, in calendario il 16, il 17 e il 20 dicembre 2021. Vi anticipiamo alcuni nomi.
Prima tappa della nostra rassegna: due scrivanie e una poltroncina “razionalista” originali – e inedite – provenienti dallo studio di progettazione di due giovani Giancarlo Palanti e Franco Albini in via Panizza a Milano, all’inizio degli anni ’30. Le stime: particolarmente competitive, con cifre comprese tra € 3200 fino a un tetto di € 5000.
Segue una collezione di vasi in vetro soffiato a murrine con complesse trame e lavorazioni, esemplari unici ideati dal maestro giapponese Yoichi Ohira. Il raro piatto Le Attività Gentili, dal canto suo, restituisce a tinte dorate la collaborazione tra Gio Ponti e la Pittoria di Doccia della Richard Ginori negli anni ’20 – con la celebrazione delle Arti disposte armoniosamente intorno al tondo dei Progenitori.
È Fulvio Bianconi la mente dietro a due vetri soffiati d’eccezione: il vaso globulare – spiegano gli esperti – «proviene da una collezione privata ed è stato concepito dall’artista milanese come dono personale nel milieu familiare di Bruno Danese». La rara bottiglia a fasce, invece, è datata 1951 e «si colloca nella migliore produzione Venini disegnata dall’artista milanese».
Concludiamo la nostra escalation con due protagonisti assoluti del design italiano. C’è un grande tavolo da pranzo della serie Eros di Angelo Mangiarotti tra le punte di diamante del catalogo, un esemplare realizzato negli anni ‘70 in marmo di Carrara. E non è da meno il prototipo della celebre lampada Sonora di Vico Magistretti, identificato e documentato grazie a una ricerca congiunta fra il dipartimento di Design de Il Ponte e la Fondazione Magistretti di Milano. Commissionato all’acciaieria tedesca Krupp, lo scopriamo in viapitteridieci in una precoce versione in metallo calandrato.
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