Victor Man, Titiriteros, 2023
Victor Man, classe 1974, nasce a Cluj, in Romania. I suoi dipinti misteriosi e spirituali li abbiamo visti in mostra in giro per il mondo, dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino nel 2022 al Museo Tamayo di Città del Messico nel 2018, passando per Villa Medici a Roma (2013) e il Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam (2009). I suoi lavori sono custoditi nelle principali istituzioni internazionali, incluse il Centre Pompidou, il MUDAM di Lussemburgo, ma anche la Pinault Collection, la Tate di Londra e il San Francisco Museum. Ora il nuovo annuncio: a rappresentarlo, da adesso, sarà il gigante blue-chip David Zwirner, che parte subito in grande selezionando il dipinto K (2014) di Man tra i pezzi forti del suo booth ad Art Basel Paris, e poi ancora mettendo a calendario una maxi mostra a Londra per l’autunno 2025. Come inizio, niente male.
«Adoro i dipinti potenti ed enigmatici di Victor Man», dichiara Zwirner. «Per me, sono tipicamente europei, saldamente radicati nella storia della pittura occidentale e nel suo profondo apprezzamento per il Rinascimento. I suoi dipinti mi ricordano la mia poesia preferita: i frammenti si fondono in narrazioni aperte, l’interiorità dei suoi soggetti rimane misteriosa e, attraverso la sua sorprendente iconografia, riesce a far crollare il continuum del tempo. Sono emozionato e onorato di dare il benvenuto a Victor Man, una delle voci più uniche della pittura contemporanea, nella galleria».
Vi parlavamo in questo articolo dei traguardi d’asta dell’artista rumeno: nel giugno 2023 il suo Weltinnenraum (World Within) del 2017 è passato di mano per la cifra stellare di £ 1,7 milioni durante la 20th/21st Century: London Evening Saledi Christie’s. In buona compagnia, lo scorso maggio, con l’aggiudicazione di The Chandler (2013), che partiva da una stima di £ 60.000-£ 80.000 e da Sotheby’s, a Londra, ha moltiplicato fino a £ 406.400 (circa $ 516.890). La Gladstone Gallery, a New York, gli dedicava quest’anno una grande mostra conclusa ad aprile. Lo rivedremo a breve a Parigi, in fiera, sotto l’ala benedicente di Zwirner ad Art Basel, e poi ancora in mostra a Londra, nel 2025. Si prospettano nuovi rilanci all’orizzonte.
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