Categorie: Mercato

L’unico dipinto dei Beatles sarà battuto all’asta da Christie’s

di - 28 Dicembre 2023

È nella stanza 1005 dell’Hilton Hotel di Tokyo che tutto ha inizio, quando l’opulenta e sfarzosa suite presidenziale si trasforma in una sorta di prigione in cui, nel 1966, tra il 29 giugno e il 3 luglio, l’iconico gruppo britannico The Beatles passò la maggior parte delle cento ore che spese in Giappone, tra un concerto e l’altro. Per ragioni di sicurezza ed evitare situazioni pericolose causate da fanatici, le autorità giapponesi studiarono in ogni singolo dettaglio il soggiorno e gli spostamenti dei membri del gruppo, John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr. I quali riuscirono comunque in qualche scappatella.

Secondo la casa d’aste Christie’s, mentre il gruppo passava il tempo negli alloggi, ricevette non pochi visitatori e regali: tra questi, un set di materiali per dipingere che divennero un’utile distrazione. La band dispose quindi quattro sedie intorno a un tavolo su cui era poggiata della carta giapponese; usando i materiali, procedettero a disegnare e dipingere da ogni angolo del foglio verso il centro. Insieme alla band viaggiava anche il fotografo Robert Whitaker, il quale, con i colori vibranti delle sue foto, ispirò la composizione del dipinto. Dopo aver dato una prima base di colore rosso, lavorarono tutti con tonalità vivaci di acquerelli e oli. Lennon optò per la geometria e Harrison per l’astrazione, McCartney per le forme organiche e Starr per i contorni fumettistici. Whitaker ricorda che il gruppo impiegò solo due notti per completare il lavoro: «Smettevano [di dipingere], andavano a fare un concerto e poi dicevano: “Torniamo al quadro!”. Aggiunse anche: “Non li ho mai visti così calmi o soddisfatti come in questo periodo».

Una volta conclusa, l’opera fu regalata al Beatles Fan Club di Tokyo, poi acquistata dall’allora presidente Tetsusaburo Shimoyama. Il gruppo non diede mai ufficialmente un titolo all’opera, ma, negli anni ’80, un giornalista giapponese la battezzò Images of a Woman perché il segmento del dipinto di McCartney gli ricordava i genitali femminili.
Alla morte del presidente, nel 1989, il dipinto è stato venduto all’asta al collezionista Takao Nishino, che lo ha tenuto inscatolato sotto il letto per proteggerlo dall’umidità per più di quattro decenni. Nel 2012, l’opera ha lasciato il suolo giapponese per la prima volta, quando è stata battuta all’asta da Weiss Auctions a New York. Adesso è pronta per una nuovissima sessione di vendita, il prossimo 1 febbraio, nel corso della The Exceptional Sale di Christie’s.

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