PAOLO SCHEGGI, Zone riflesse, 1964. Stima € 250.000 - 350.000. Courtesy Finarte
Milano, 19 dicembre, Finarte. Chiude in bellezza il dipartimento di Arte Moderna e Contemporanea della maison meneghina, giunto al quinto appuntamento del 2022. Una sfilata di nomi che spaziano senza limiti da Dorazio a Gnoli, con incursioni dei grandi maestri internazionali come Picasso, Ernst e Matisse. Top lot della selezione: un iconico taglio bianco di Lucio Fontana del 1968, è stimato € 400.000-600.000. Con tanto di iscrizione al verso: «Il barbera», si legge, «è un vino formidabile».
Sguardo ai protagonisti della casa d’aste. C’è un Paolo Scheggi rosso del 1964 al lotto 140, Zone riflesse, è quotato € 250.000-350.000. Non passa inosservato Antonio Ligabue, il pittore naïf, i suoi Cavalli al pascolo potrebbero raggiungere € 120.000. Ancora, Mimmo Rotella, con Concentrico del 1950 valutato tra € 100.000 e 150.000. L’immancabile Giorgio Morandi, i suoi vasi allineati sul tavolo, in un’acquaforte di 2 esemplari, sono in catalogo per € 38.000-50.000. Domenico Gnoli, in scena esattamente un anno fa nella retrospettiva milanese alla Fondazione Prada, una sua Composizione con figura è all’incanto per € 35.000-50.000. E poi c’è Salvo, il suo mercato è fresco di record: da Finarte L’Etna da Taormina, del 1993, è offerto con un pronostico di € 10.000-14.000.
Alcune nature morte: le pere di Giorgio De Chirico del 1941 (stima: € 8000-10.000), la frutta di Gregorio Sciltian (stima: € 5000-7000), quella di Arturo Tosi al lotto 27 (stima: € 2000-3000). Un gruppo di nudi, da George Grosz (€ 8000-10.000) a una china di Henri Matisse (€ 25.000-35.000). Sempre di De Chirico, i Tulipani della seconda metà degli anni ’40, si espandono verso l’esterno, le linee vibranti, quasi violente (stima: € 35.000-45.000). E poi ancora Burri, Dorazio, Vasarely, Perilli, Sironi, «una grande rassegna di opere», rivelano dalla maison, «certamente capace di soddisfare ogni gusto e tendenza».
L’appuntamento è a lunedì 19 dicembre, in via Paolo Sarpi 6. E prima ancora, fino a domenica, con la preview nelle sale della sede storica dell’ex cinema teatro Aurora.
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