The Spirit of the Rose, Sotheby's
Si chiama The Spirit of the Rose, è stato estratto, tagliato e lucidato in Russia e da qualche giorno detiene il record di diamante rosa più costoso al mondo. Il prezzo? 26,6 milioni di dollari, dopo che un buyer anonimo lo ha acquistato all’asta di Sotheby’s, a Ginevra, lo scorso 11 novembre.
La pietra, da 14,83 carati, è stata tagliata dal più grande cristallo rosa mai estratto in Russia, un diamante grezzo di 27.85 carati dissotterrato dall’Alrosa e soprannominato Nijinsky. «La Russia ha una lunga e ricca tradizione nel taglio delle gemme», spiegano gli esperti di Sotheby’s, «e ci è voluto un anno intero perché i maestri di Alrosa trasformassero il diamante in questa sua forma levigata. L’ovale è stato scelto per garantire che il diamante fosse della massima dimensione possibile».
Se i nomi Nijinsky e The Spirit of the Rose (o, meglio, Le Spectre de la Rose) non vi suonano nuovi, probabilmente conoscete Les Ballets Russes, la compagnia itinerante dell’impresario Sergej Diaghilev (1872-1929) formata dai migliori danzatori del Bol’šoj di Mosca e del Mariinskij di San Pietroburgo. Fu un successo tale, quello dei Balletti Russi, che Diaghilev riuscì a coinvolgere i più celebri artisti del momento, come accade per Parade (1917), lo spettacolo scritto da Jean Cocteau, con le scenografie di Picasso.
Ebbene, Le Spectre de la Rose (1911) altro non è che uno degli spettacoli più celebri della compagnia, dove si esibì, tra gli altri, il leggendario ballerino Vaslav Nijinsky. La storia era quella di una giovane ragazza, interpretata da Tamara Karsavina, che, dopo un ballo, sognava di danzare con una rosa, interpretata da Nijinsky. «Fu un enorme successo», proseguono da Sotheby’s, «e lo spettacolare salto di Nijinsky attraverso una finestra, alla fine dello spettacolo, divenne leggendario; così come il suo costume, disegnato da Leon Bakst. La seta elastica in cui Nijinsky era cucito prima di ogni spettacolo, era ricoperta di petali di rosa di seta che la guardarobiera doveva ritoccare con il suo ferro arricciacapelli. Si dice che il servo della ballerina, Vasili, raccolse i petali che cadevano sul pavimento del palcoscenico, li vendette come souvenir e il profitto gli permise di costruire una casa». Qualcosa di molto simile ai memorabilia di oggi, insomma, come l’aria respirata da Brad Pitt conservata in un barattolo (venduto per oltre 15mila dollari, nel 2005) e le iconiche sneakers di Michael Jordan.
Ma torniamo al diamante di Sotheby’s e alla cifra straordinaria a cui è stato aggiudicato: 26,6 milioni di dollari, vale a dire 22,5 milioni di euro. Prima dello scorso 11 novembre, il record mondiale d’asta per un diamante rosa era detenuto dal Graff Pink, lo straordinario “fancy vivid pink” da 24,78 carati venduto a Laurence Graff per 46,16 milioni di dollari (Sotheby’s Ginevra, 2010). «The Spirit of the Rose ha catturato l’immaginazione di tutti coloro che hanno avuto la possibilità di vederlo», ha dichiarato Benoit Repellin, responsabile di Sotheby’s Magnificent Jewels, al termine dell’asta. «Con le sue dimensioni, il suo bel colore, il taglio perfetto e la forma ovale, è una meraviglia della natura, immersa nella secolare tradizione dei diamanti e nel patrimonio culturale della Russia. Merita pienamente il prezzo ottenuto stasera, che testimonia anche il crescente apprezzamento e la consapevolezza della grande scarsità di diamanti rosa in tutto il mondo».
Quello che è certo, secondo gli esperti, è che il valore dei diamanti rosa sul mercato sia in continuo sviluppo. In un comunicato stampa del 3 febbraio 2020, la Fancy Color Research Foundation (FCRF) ha rilevato che i prezzi dei diamanti rosa sono cresciuti del 116% tra il 2010 e il 2019, in testa rispetto a quelli blu (+81%) e a quelli gialli (+21%). Nemmeno a dirlo, il 2020 rappresenta un a parte nel mercato, e un comunicato più recente – datato 12 novembre 2020 – fa sapere che «complessivamente i prezzi dei diamanti rosa sono diminuiti dello 0,8% nel 3° trimestre 2020». E chissà che, proprio adesso, qualcuno non decida di acquistarli per farne una mostra, come accadde l’anno scorso a quel diamante giallo ricoperto da un nero più nero del Vantablack di Kapoor.
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