Pieter Brueghel il Giovane, The Paesant Wedding, 1622. Copyright: Christie's Images Limited 2025
Iniziò tutto con un capolavoro di Pieter Brueghel il Giovane, nel lontano 1976. Raffigurava le Nozze contadine, lo stesso soggetto esposto al Kunsthistorisches Museum di Vienna, oggi è stimato € 1,5-2,5 milioni. Da quel momento la collezione dei coniugi Suzanne Govaerts e Joris Onzea si allarga, prende forma, attraversa i decenni. E acquisisce, inevitabilmente, valore. Complice l’influenza di un caro amico di famiglia, il designer e antiquario Axel Vervoordt, di Anversa, che per la coppia Onzea-Govaerts dà vita a una vera kunstkammer – a metà tra un gabinetto delle curiosità e una stanza delle meraviglie, nessun limite tra architettura, dipinti e opere d’arte, tra secoli e luoghi. «Nel corso degli anni», spiega Vervoordt, «ho imparato a cercare l’universale, a scoprire un’essenza comune negli oggetti storici e contemporanei». Quindi, la notizia: l’intera collezione – per un totale eterogeneo di 150 lotti, in qualche modo elegantemente amalgamati tra loro – andrà all’asta il prossimo 27 marzo, nella sede parigina di Christie’s. Stima complessiva tra € 7 milioni e € 12 milioni.
«Riunisce pezzi di tutte le epoche e civiltà la collezione Onzea-Govaerts», commentano dalla casa d’aste, «è fedele alla cultura fiamminga della bellezza, ed è aperta sia alla semplicità della vita quotidiana sia alla ricchezza di tesori provenienti da tutto il mondo». C’è Lucio Fontana, con un iconico Concetto Spaziale del 1961, tra i pezzi forti del catalogo (stima € 700.000 – € 1 milione).E c’è un’opera su cartone carbonizzato di un altro maestro della pittura monocroma, Yves Klein (stima € 80.000 – € 120.000) – entrambi, il Fontana e il Klein, sono stati esposti nel 2007 a Palazzo Fortuny, a Venezia, a proposito di qualità museale.
Ma va ben oltre, in termini geografici e temporali, la selezione delle meraviglie di Vervoordt, che negli anni si è conquistato la fiducia di clienti altisonanti come Ralph Lauren, Dries Van Noten, Robert de Niro, Katia e Marielle Labèque. Così il tavolo Goutte d’eau creato dal designer Ado Chale nel 1968 (€ 50.000 – € 70.000) trova spazio insieme al paravento pieghevole del periodo Edo (€ 20.000 – € 30.000), e poi ancora il reliquiario Kota (€ 80.000-120.000), una scultura Baule (€ 60.000 – € 80.000), una buona parte del servizio da tavola di re Giorgio III (€ 50.000 – € 80.000). Capolavori fiamminghi, manufatti egizi, arte africana e asiatica, mobili classici, tutti insieme. E tutti in vendita, da Christie’s, la prossima primavera.
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