Un’atmosfera crepuscolare avvolge lo spettatore nel magico spazio della Galleria Nuages, da sempre realtà attenta al mondo dell’illustrazione. Le stanze di Franco Matticchio incantano per la dimensione rarefatta, in cui è condotto il visitatore.
Il noto illustratore e vignettista, che vanta collaborazioni con prestigiose riviste (Corriere della Sera, Diario, L’internazionale, Linus, L’indice), si presenta con una veste inedita, di straordinario impatto visivo. I 18 quadri esposti, dipinti in acrilico, sono mostrati al pubblico per la prima volta in assoluto. L’esposizione propone un’ampia panoramica dell’attività pittorica dell’artista, includendo opere realizzate tra il 1981 e il 2003. Matticchio ha infatti iniziato prestissimo (a 14 anni risale il primo dipinto) a dedicarsi alla pittura, alternando questa forma espressiva con le sue illustrazioni, ormai molto amate e riconosciute persino all’estero (a lui è spettato l’onore di realizzare una copertina per il New Yorker).
Le poetiche figure filiformi, tratto distintivo della mano di Matticchio, si allungano sulle grandi tele, le forme stilizzate, appena accennate, affascinano per la loro bellezza che emana un senso di mistero. Una donna bionda, dalle mani lunghe ed esili si abbandona pensosa, un uomo sdraiato di schiena, rivolto contro il muro, dà le spalle alla vita, una ballerina dalle gambe sottili e dalla gonna a trapezio danza sul filo del’orizzonte: questi alcuni dei protagonisti che ci accompagnano lungo un viaggio solitario, nostalgico. Un senso di dolce malinconia ci coglie anche entrando nelle silenziose stanze, affollate da piccoli oggetti di vita quotidiana: un cactus al centro di un tavolo, una cucina dai toni fiabeschi, due poltrone abbandonate davanti alla Tv spenta, un peluche arruffato, compagno di giochi perduti. Come in una lirica di Gozzano un senso di intima serenità, di protezione, è dato da piccole e insignificanti presenze (un ombrello, un paio di scarpe, una valigia) che riconosciamo parte del nostro vissuto. I colori tenui, le tinte pastello, creano
giovanna canzi
mostra visitata il 12 febbraio
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