Disturba e conturba Michael Smith (Chicago, 1951), originalissimo performer americano che dagli anni Settanta mette in scena il patetico e il ridicolo della società post-moderna. Se il suo alter ego più famoso, Mike, l’uomo medio senz’arte né parte della provincia americana, è un improbabile perdente, patito di musica disco, Baby Ikki non è da meno. Questo bebè oversize, con tanto di pannolino, cuffietta, ciuccio e occhiali da sole, come uno scimpanzé ammaestrato è troppo simile a noi per farci solo ridere. Vorremmo distogliere lo sguardo, eppure, come tutti i bambini viziati del mondo, a furia di capricci, smorfie e gridolini riesce a monopolizzare la nostra attenzione. E Smith è bravo
Per chi avesse perso la performance dal vivo, la galleria Emi Fontana presenta fino a fine marzo una video-installazione, realizzata in collaborazione con il giovane artista newyorkese Seth Price (Palestina, 1973), che ha filmato la piccola peste intenta a spalmare di torta al cioccolato i propri giocattoli (e non solo) o a costruire torri pericolanti con i cuscini del divano buono. Con uno stile in bilico tra il filmino amatoriale e la web-cam, i due fanno a pezzi una certa immagine stereotipata
matilde marzotto
mostra visitata il 18 febbraio 2003
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