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fino al 29.III.2003 | Michael Smith and Seth Price – Playground | Milano, Galleria Emi Fontana

di - 27 Febbraio 2003

Disturba e conturba Michael Smith (Chicago, 1951), originalissimo performer americano che dagli anni Settanta mette in scena il patetico e il ridicolo della società post-moderna. Se il suo alter ego più famoso, Mike, l’uomo medio senz’arte né parte della provincia americana, è un improbabile perdente, patito di musica disco, Baby Ikki non è da meno. Questo bebè oversize, con tanto di pannolino, cuffietta, ciuccio e occhiali da sole, come uno scimpanzé ammaestrato è troppo simile a noi per farci solo ridere. Vorremmo distogliere lo sguardo, eppure, come tutti i bambini viziati del mondo, a furia di capricci, smorfie e gridolini riesce a monopolizzare la nostra attenzione. E Smith è bravo davvero! Riesce a mettere a disagio qualsiasi pubblico, anche il più blasé. Lo seguiamo titubanti, con un sorrisetto nervoso, pronti a ridere quando prende di mira qualche malcapitato obbligandolo a uno snervante tira e molla con un telefono giocattolo o – peggio – un pezzo di banana smangiucchiata. Ridiamo ma non vorremmo essere al posto della “vittima”…
Per chi avesse perso la performance dal vivo, la galleria Emi Fontana presenta fino a fine marzo una video-installazione, realizzata in collaborazione con il giovane artista newyorkese Seth Price (Palestina, 1973), che ha filmato la piccola peste intenta a spalmare di torta al cioccolato i propri giocattoli (e non solo) o a costruire torri pericolanti con i cuscini del divano buono. Con uno stile in bilico tra il filmino amatoriale e la web-cam, i due fanno a pezzi una certa immagine stereotipata dell’infanzia, tutta buoni sentimenti e pubblicità. La satira di Smith, infatti, si è sempre esercitata sulle convenzioni e i meccanismi che regolano il mondo dei media, facendoli propri e rovesciandoli dall’interno. Dietro ci sono Vito Acconci e Richard Foreman ma anche Buster Keaton e William Wegman: “ l’artista che mi ha fatto ridere più di chiunque altro”, ammette lo stesso Smith, “Con lui l’idiozia ha toccato un nuovo record […] il fatto che lo facesse in un contesto artistico mi ha dato l’ispirazione per giocare anch’io la carta dell’umorismo”. Un umorismo che nasce dall’osservazione della banalità quotidiana, che tende a vedere la vita come la vede la televisione, al quale però non è estranea una certa dose di cinismo: quello spirito caustico – e qui il cerchio si chiude – che ritroviamo in “South Park” o “Bevis and Butthead”, cartoon di successo degli anni Novanta.

matilde marzotto
mostra visitata il 18 febbraio 2003


Michael Smith and Seth Price – Playground
Galleria Emi Fontana
Viale Bligny 42 – Milano (Metro Porta Romana)
18 febbraio – 29 marzo 2003
Orari: da martedì a sabato 11.00-19.30
Ingresso libero
Per informazioni tel. 02.58322237 – fax. 02.58306855
e-mail: emif@micronet.it  


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