Categorie: milano bis

fino al 29.VI.2003 | Nella materia | Milano, Museo della Permanente

di - 29 Maggio 2003

Promossa da Bruna Aprea, Giulio Crisanti e Alfredo Mazzotta della Commissione Artistica Annuale 2002/2003, la mostra racconta, sdoppiandosi in due percorsi quasi speculari, l’avvicendarsi e il confondersi, nel Novecento, dei due estremi dell’arte: la materia e il segno.
Al segno grafico, traccia gestuale o parola s critta, al suo progressivo liberarsi da forme e colori è dedicata la prima metà della visita, D al futurismo  a Kiefer alfabeti dell’arte del Novecento, un viaggio curato da Lorella Giudici che prende le mosse dai primi giocosi esperimenti di Balla, Soffici e Carrà, con i collages e le poesie visive, per addentrarsi nelle più recenti sperimentazioni degli anni Cinquanta e Sessanta: da Osvaldo Licini a Marcel Duchamp, da Mark Tobey a Cy Twombly, da Alighiero Boetti a Bruce Nauman, sfiorando la pittura materica per arrivare alle “ascetiche” astrazioni del Concettuale, come Water di Joseph Kosuth, del 1968, in cui il nome scritto di un oggetto – acqua, appunto – diventa l’oggetto stesso dell’arte.
Segno e materia, dunque, come due termini opposti che si alternano e si respingono, l’uno traendo forza dall’altro, e che qualche volta convivono, anzi coincidono, come  nella intensa e simbolica pittura di Anselm Kiefer, l’artista più rappresentativo della Germania contemporanea e del travaglio spirituale della sua generazione. Due opere di Fausto Melotti, Alfabeto del 1970 – una serie di lettere fantasiosamente reinventate – e Contrappunto IV – un’altrettanto fantasiosa scultura in ferro – fanno, si può dire, da trait d’union con la seconda parte dell’esposizione, Da Burri a Kounellis metalli e ossidazioni, a cura di Rachele Ferrario, un originale percorso dedicato alle sculture in metallo, un solo “medium” per artisti profondamente diversi tra loro: dalla disperata “pesantezza” dell’Informale – Burri, Fontana, Chillida – alla elegante, delicata levità di Alexander Calder, la materia, con la sua misteriosa evidenza (e invadenza) fisica, è stavolta vera protagonista, il solo possibile autore: è la materia che “sente” le combustioni, le compressioni, unici segni rimasti all’uomo per esprimere la propria esistenza. Di là dall’umano, direbbe Alberto Savinio, resta la materia col suo linguaggio di segni: che sia il sordo, impenetrabile Cementarmato di Giuseppe Uncini (1961), la Compression di César o la gaia serie di Cerchi progressivi di Getulio Alviani.
Due mostre in una, dunque: eppure, in fondo, fortemente legate tra loro, tanto da bilanciarsi e completarsi a vicenda, tracciando un ritratto non certo esaustivo e filologico, quanto piuttosto emotivo, intuitivo di alcuni aspetti del secolo appena trascorso.

articoli correlati
Burri: il Cretto di Gibellina
Fautrier, pittura e materia

andrea tomassoli
mostra visitata il 27 maggio 2003


Nella materia – dal Futurismo a Kiefer alfabeti dell’arte del Novecento –
da Burri a Kounellis metalli e ossidazioni
Milano, Museo della Permanente, Via Filippo Turati 34
Orario di visita: 10 – 13/14:30 – 18:30; sabato e festivi 10 – 18:30. Lunedì chiuso
Ingresso: intero 7 euro; ridotto 5 euro
Per informazioni: tel. 02 6551445
A cura di Rachele Ferrario e Lorella Giudici


[exibart]

Articoli recenti

  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18
  • Arte contemporanea

Quella di Warhol non è mai la “solita zuppa”: l’eredità di un soggetto iconico

La lattina più famosa dell’arte torna protagonista: denigrata, celebrata, reinterpretata. La sua metamorfosi mostra quanto la visione di Warhol continui…

6 Dicembre 2025 9:30
  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24