È dal 1988 che la Fondazione Ratti organizza il Corso Superiore di Arte Visiva, ma è il primo anno in cui la carica di visiting professor viene assunta da un italiano, Giulio Paolini, nato a Genova nel 1940, artista legato all’ala concettuale del gruppo Arte Povera .
Ed è così intrisa di significati tutti da decodificare l’opera autentica , installazione appositamente creata da Paolini per il Corso Superiore. Ogni anno infatti, accanto all’esposizione delle opere prodotte dagli allievi, viene allestita una mostra del docente.
L’opera autentica, già dal titolo, vuole insinuarci degli interrogativi, impegnarci in una riflessione che vede coinvolti gli strumenti tradizionali primari delle “creazioni d’arte ”: cavalletti e tele si confrontano nell’installazione, e sembrano colloquiare in una lingua misterica di difficile interpretazione.
L’installazione di Paolini ci presenta uno spazio cubico, bianchissimo, nel mezzo di un salone vuoto. Come un gioco di scatole cinesi, all’interno del cubo quattro cavalletti reggono altrettante tele. Sopra di esso, un incrocio di fili d’acciaio, sulle tele disegni a matita raffiguranti piani che si intersecano, spazi che si distribuiscono in una forma cubica. La rappresentazione dello spazio, come riproduzione di piani tramite la prospettiva, ci fa
Al centro di questa alchimia di simboli e di invisibili interazioni, pende dall’intreccio di cavi d’acciaio una lastra di plexiglas, insieme materiale e in un certo senso immateriale, quale la sua trasparenza la fa apparire ai nostri occhi, come quest’opera visibile ma non accessibile. La lastra trasmette un senso di mutevolezza anche ai disegni delle tele, che prima della sua scoperta ci sarebbero sembrati una cristallizzazione di eventi già conclusi e perciò definitivi.
Viene da chiedersi se in questo gioco di rappresentazioni figurate della realtà, le ombre che si allungano a partire dai cavalletti siano reali o immaginarie. Ma l’opera, chiusa su se stessa e inaccessibile, nasconde ai nostri occhi tutti i suoi segreti.
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Mi sono persa a cliccare sugli articoli e link correlati, un vero labirinto! Alla fine sono tornata indietro alla pagina di questo ultimo articolo di Stefania riguardante G. Paolini. Esibizione interessante come anche la connessione di Paolini con il gruppo dell'arte povera.