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Finissage | Francesca Romana Pinzari. Supernatural | Gilda Contemporary Art, Milano

di - 20 Ottobre 2017
Un remoto imprinting pittorico. E poi un’annosa ricerca autobiografica, dettata dall’esigenza di trovare modi in cui mettere in pratica un’impossibile tentativo di conservazione dell’affetto, di dare continuità e resistenza dell’esperienza personale, si sviluppa nel tempo attraverso fasi performative, progetti installativi e lavori accumulativi e di prelievo di oggetti dalla realtà che assomigliano a ready-made aiutati. E, in più, un’attitudine alla raccolta della reliquia e del feticcio si accompagna al trattamento e alla manipolazione di elementi naturali e organici come i capelli e i crini di cavallo, da cui trarre sculture aree o disegni leggeri.
Da qui, in estrema sintesi, viene Francesca Romana Pinzari. L’artista, capitolina ma nata in Australia, presenta negli spazi della galleria Gilda di Milano “SuperNatural”, l’ultima evoluzione del percorso della sua ricerca artistica. Per questa prima personale milanese, curata da Cristina Gilda Artese, l’artista ha scelto nelle campagne che circondano il suo studio rami e rovi (già visti in precedenti suoi interventi performativi e installativi), radici e pezzi di legno e, ancora, corde annodate e impiallacciature. Quindi, con una pazienza da alchimista e abbracciando fatalisticamente l’imprevedibilità propria di un lento processo di cristallizzazione da soluzione, immerge alcune porzioni di questi supporti naturali all’interno di conche, barattoli, bidoni, contenitori vari ripieni di sostanze chimiche: solfati di magnesio, di rame, di potassio, allume di rocca, cromo di potassio solfato. Nomi impronunciabili nel contesto di una mostra d’arte, che però trovano spazio e dignità nelle didascalie delle opere in mostra. Rovi e legni, tenuti per giorni e giorni in sospensione affinché il liquido agisca solo sulla parte di essi lasciata in immersione, diventano in questo modo il supporto su cui far attecchire fantasmagoriche strutture cristalline, che si accrescono nel passaggio dallo stato liquido a quello solido, secondo la morfologia propria della sostanza chimica adoperata dall’artista. L’organico si fonde così con l’inorganico, la fibra vegetale si sposa con il minerale e, rubando alla Natura il segreto delle sue geometrie, Francesca Romana Pinzari eleva piccole eppure stupefacenti architetture piene di sentimento, oggetti inutili, bellissimi e fragilissimi. Sono sculture e installazioni sfaccettate e scintillanti, che rievocano imponderabilmente un’anatomia viscerale. Cervelli come geodi estroflessi, cuori taglienti o cornuti, grovigli di budella ramificate, trochi-castoni, aculei gemmati e ancora serti di rovi, vortici di spine di acacia, uteri di perle di fiume, mandala di capelli: va in scena la meraviglia di una super-natura che non è mai stata così umana, così gelida eppure spirituale, così umanamente superstiziosa e magica, propiziatoria e apotropaica.

Francesca Romana Pinzari, Natura Naturans Rosso Cuor di Coniglio, 2017, rami di rovo e cristalli di ferricianuro. Ph Andrea Veneri. Courtesy Gilda Contemporary Art

Il precedente discorso condotto dall’artista sul vestito si evolve stavolta in una riflessione sulla sostanza, in un gioco virtuoso, niente affatto retorico, di traslazione tra contenitore e contenuto, tra medium e messaggio. Un lavoro elementare, nel senso che si rivolge alla chimica, ai suoi elementi e ai suoi componenti e alle loro reazioni, esprime così una superiore spinta alla mutazione, al cambiamento di stato. Ma la ricerca di Francesca Romana Pinzari sui cristalli e in generale sul binomio organico-inorganico altro non è, a ben guardare, se non un lavoro profondissimo sull’umano, se è vera la traccia suggerita dalla poesia di Mariangela Gualtieri che, in alcuni sui celebri versi, scrive: “Sii dolce con me. / Maneggiami con cura. / Abbi la cautela dei cristalli / con me e anche con te”. Confortati da questa suggestione poetica, possiamo scrivere che quella di Pinzari si conferma un’arte relazionale, attenta al rapporto con l’altro, con l’osservatore. Le ragioni del cuore non sono mai state così cristalline. E nella freddezza del cristallo, nel lento processo della sua formazione, per coincidenza di opposti si sublima, in un ossimoro potente e sapido, lo struggimento per ogni umana fragilità, a conferma che le domande sottese al lavoro di questa artista sono le stesse che tutti ci poniamo, in lotta con il tempo, con la consunzione e con l’oblio.
Francesco Paolo Del Re
mostra visitata il 21 settembre
Dal 21 settembre al 20 ottobre 2017
Francesca Romana Pinzari. SuperNatural
Gilda Contemporary Art
via San Maurilio, 14 – 20123, Milano
Orari: dal martedì al venerdì dalle 10.30 alle 19. Sabato dalle 10.30 alle 13 e il pomeriggio su appuntamento.
Info: tel. 339.4760708; info@gilda.gallery; www.gilda.gallery

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