Attraverso
un processo di rilettura, riconoscimento e rappresentazione di dettagli
ordinari, rivisitati in serie, Vaněk
rende visibili alcune zone periferiche
che riportano in vita l’esistenza di allestimenti o applicazioni definibili
solo in alcuni spazi. Lì dove nel corso della vita di tutti i giorni la routine
di qualsiasi mercato fa sfiorire gli sguardi umani e la loro energia; proprio
lì dove l’artista deve assumere nuovamente il proprio ruolo riportando
all’esistenza luoghi e situazioni altrimenti dimenticati.
A Milano, nel percorso di Particip No. 91 / Before Particips, Vaněk mette in scena una selezione di suoi lavori, eseguiti
prima del 1998. A partire da questa data, infatti, Vaněk comincia a legare i propri progetti, tutt’ora in
corso, al neologismo Particip, concentrando il proprio processo formale
al momento costitutivo di situazioni in cui lo spettatore, attivamente o
passivamente, sia portato a interagire con il lavoro e l’intuizione creativa. I
lavori esposti in galleria, in tutto meno di una decina, sono il risultato
della ricerca dell’artista, durante gli studi all’Accademia. Una ricerca
ispirata ai principali stilemi appartenuti all’arte concettuale negli anni ‘60
e ‘70 nella ex Cecoslovacchia.
Alle pareti, frammenti non sense di pittura, disegno e
ridefinizione scultorea circoscrivono questa breve personale alla dimensione di
un pensiero ancora da addolcire, sebbene omogeneo e ben decodificato. Su ogni
supporto, infatti, Vaněk utilizza i propri
spazi d’intervento in maniera differente, rispetto alla libertà che
caratterizza il suo linguaggio attuale, addomesticato dal succedersi finzionale
di luci e ombre. A Milano, invece, l’artista si mostra molto più diretto e
talvolta poco spontaneo, facendo affidamento al proprio intuito strutturalista
che spesso assoggetta gli eventi a infiniti elenchi di incursioni, geometriche
e non.
Per rendere giusto omaggio al percorso fenomenologico di
questa personale, sarebbe bene consultare le fonti web di Vaněk, il quale aggiorna
e costruisce con solerzia il sito riguardante i Particips. Un diario di
sedimenti, che, come nei lavori esposti in Particip No. 91 / Before Particips, danno vita a un mosaico minimale di codici
divelti seppur incastonati. “Sometimes when I hear birds sing I think it’s my mobile ringing.
If I watch TV at home in the dark and then turn it off suddenly to go to sleep,
for several seconds its image floats in front of my eyes. Every time…” (www.particip.tv).
ginevra bria
mostra visitata il 23 settembre
2010
dal 23 settembre al 19 novembre 2010
Tomas Vanek – Old works
AMT – Torri & Geminian
Via Fratelli Bressan, 15 (zona Precotto) – 20126 Milano
Orario: da martedì a venerdì ore 15-19
Ingresso libero
Info: tel. +39 0245499769; fax +39 0245499771; info@amtgallery.com; www.amtgallery.com
[exibart]
La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…
Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…
La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…
Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…
È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…
La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…