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Fino al 23.V.2015 | Pietro Roccasalva | Galleria Zero, Milano

di - 21 Maggio 2015
L’artista modicano, classe 1970, Pietro Roccasalva, coniuga sapientemente tradizione e contemporaneità, usando trasversalmente più di un supporto e lavorando sia con elementi a egli cari sia con dettagli che suscitano nel pubblico delle sorti di deja vu.
Si viene accolti da un’installazione luminosa di dimensioni consistenti, le lettere di luce “ALLEG..RIA” sono interrotte da una “O” invece spenta, con un gallo affrescato al suo interno, The Wooden O per l’appunto, che dà il titolo all’intero progetto espositivo.
Una volta superata la prima sala, si accede a una seconda che ci mostra quattro dei suoi più conosciuti e più recenti lavori pittorici: il dipinto Il Traviatore, un cameriere ritratto nel mostrare uno spremiagrumi in un vassoio altrimenti vuoto, e un gruppo di lavori i cui soggetti sono ripresi dall’installazione e tableau vivant Just Married Machine del 2012.
La già nota abilità di Roccasalva di passare da una tecnica a un’altra, da un supporto visivo a uno quasi più spaziale o scultoreo, accompagnata dalla reiterazione di alcune tematiche e soggetti, lascia anche in questo caso il visitatore lievemente spiazzato.

Chi, trovandosi davanti una grande e prepotente scritta “allegoria” immagina poi di andare a osservare dipinti di dimensioni anche abbastanza ridotte? I toni smorzati dei quadri, dove sono poche le pennellate di colore a dare corpo al disegno a carboncino che delinea invece le figure, vengono bilanciati dall’emotività invece decisa che trasmettono. Certo, forse il materiale presente in The Wooden O, non è quantitativamente sufficiente per comprendere appieno la versatilità di questo artista, ma le due modalità narrative che vengono messe in scena alla galleria Zero…, sono così chiaramente controbilanciate l’una dall’altra da riassumere in maniera abbastanza esaustiva lo stile comunicativo di Pietro Roccasalva. La sua pratica è infatti caratterizzata dalla realizzazione di situazioni aperte in cui vari elementi dialogano fra loro e soggetti ricorrenti vengono continuamente ripresi, rimandando a opere precedenti o anticipando possibili sviluppi successivi. Il suo immaginario dato dalla sedimentazione e dalla stratificazione di citazioni e rimandi provenienti da ambiti eterogenei, rende in qualche maniera quasi inspiegabile il fatto che linguaggi così diversi all’interno di una stessa esposizione anziché stridere, si sposino alla perfezione.
Elisabetta Donati de Conti

Dal 10 aprile al 23 maggio 2015
Pietro Roccasalva
The Wooden O
Galleria Zero
Viale Premuda 46
20129 Milano
Orari: Martedì – Venerdì: 11.00 – 13.30 / 14.30 – 19.00
Sabato: 15.00 – 19.00
Info:  +39 02 87234577  +39 02 87234580,  info@galleriazero.it

Mi occupo di design contemporaneo, ma la verità è che mi piacciono una marea di cose, l'arte, l'architettura, la musica, il cinema, le scienze. Così alla fine è un gran problema, innamorarsi sempre di tutto. E quindi scrivo, scrivo perché sono curiosa e posso ascoltare le storie della gente. Il mio traguardo nel prossimo futuro? Riuscire a fare la spesa senza plastica. La plastica sì che è una cosa seria.

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