Idea ispiratrice dellâesposizione: convogliare proposte nuove e progetti il piĂš possibile eterogenei. Opere di architettura, industrial design, web design, visual design e creazioni digitali si trovano in uno spazio espositivo appositamente ripensato secondo unâidea curatoriale di Alessandro Guerriero. Lâintero ambiente è sezionato da una serie di sottili corde bianche che lo attraversano in tutte le direzioni. Per quanto non si possa negare che questi tagli aerei costituiscono una sorta di impedimento ai movimenti, occorre tuttavia riconoscere a questa operazione espositiva una certa originalitĂ estetica e ideale. I fili cambiano visuali e dimensioni dello spazio formando una serie di connessioni che somigliano ad una rete. Si vuole alludere ad una idea di comunicazione che, ancora difficile, cerca di superare le barriere delle differenze e diventa, con una diffusione di internet estesa ad ogni livello, platenaria.
Espongono:
Desiree Roso e Fabiana Toni (Firenze)
Padiglione per lâesposizione sospeso sullâacqua-Progetto
Il cinema è finzione ma allo stesso tempo può rappresentare la realtĂ . Tuttavia è anche una realtĂ che può rappresentare la finzione stessa. Da qui scaturisce il caos. Quale la realtĂ e quale la finzione? Cercando risposte a questo interrogativo lâarchitettura è costituita da una serie di padiglioni sospesi sullâacqua; le persone camminano allâinterno di uno spazio aperto dove si alternano su pareti opposte funzioni espositive e ricreative, realtĂ cinematografica e finzione.
Vanni Brusadin, Gianluca Costantini, Sandro Micheli e Marco Lobietti (Bologna)
INGUINE. Net
Il web design nasconde sotto la sua superficie un sistema nervoso: un sistema caotico di collaborazioni, di concetti che si sviluppano, di link al mondo fisico, di nuove forme di attivitĂ umana. Due grandi forze si fronteggiano (o si intrecciano) nella Rete: Comunicazione Caos.
Elena Manfredini (Bologna)
Stazione metropolitana â Progetto
Tramite lâuso simultaneo di sistemi formali e digitali nel soffitto di un sottopassaggio ricrea lo spazio underground facendolo diventare fonte di illuminazione e punto di riferimento spaziale e informativo.
Maurizio Guerra (Bologna) e Francesca Sandrelli (Roma)
Connessioni -Racconto animato
Il protagonista del racconto vive sballottato tra il mondo virtuale della comunicazione via chat e la vita di tutti i giorni. Una metafora su come lâabuso di questo nuovo mezzo possa portare conseguenze sconvolgenti sulla quotidianitĂ e sulle relazioni interpersonali.
Atomica, Kursk, Adamo ed Eva
Lâequilibrio dinamico della luce di una lampada ritaglia nelle infinite potenzialitĂ del caos le sue logiche, dicotomie, differenze, forme. Lâelemento casuale è parte della comunicazione.
Gruppo Kalòs: Filippo Bonina, Amelia Lamberto, Cettina Staiti (Messina)
Divano Snake
Il progetto si sviluppa a partire dallâidea della spirale. Oggi divano, domani maxipoltrona, letto e vis-a-vis. Assumendo forme che possono assecondare esigenze giovani e mutevoli.
Antonietta Addario, Simone Biffi, Piero Orlandi (Milano)
Caos and Communication. Interactive Movie
Un CD rom che raccoglie un mosaico di messaggi, parole, immagini e mondi che ruotano vorticosamente esprimendo lâessere in sĂŠ della comunicazione: il Caos. In una rotazione a 360° ogni nostro senso può perdere prospettiva. La determinazione degli eventi sfugge di mano, ma da al tempo stesso un senso di cambiamento.
Francesca Bosi (Milano) in collaborazione con Paola Guazzo
Monomaniakales atopie e utopie dellâarte nella comunicazione web.
Da una mailing list lesbica e gay, con un carattere spiccatamente queer e post-camp, un processo creativo interamente realizzato in rete: mille le operazioni di computer art, mille i punti di vista in gioco per chi voglia impadronirsi dei materiali e trasformarli dandone scorcio o rilancio visivo. Il corpo di Francesca Bosi sulle impalcature del restauro della Chiesa di S.Bernardino a Milano: su questo corpo, il proprio, il corpo dellâautrice, Francesca Bosi (Frantic) ha copiato e incollato il viso travestito â la maschera â di Cindy Shermann.
Padiglione per la comunicazione marittima â Progetto
Il padiglione rappresenta un viaggio intorno alla Navigazione. Il contrasto stridente fra il paesaggio naturale e la presenza di elementi portuali porta alla riflessione sulle contraddizioni tra il tentativo di tutelare lâambiente marino e la risposta alle esigenze commerciali. La presenza dei ponti sottolinea come lâattivitĂ umana debba assolvere prima di tutto lâesigenza di comunicazione da sempre esistente tra differenti Paesi e realtĂ .
Marco Ganz (Padova)
02 â Europa3
La struttura dellâopera è pensata in un una logica di immagini caotiche che hanno come riferimento la cultura dello zapping, i films e le tecniche dellâelaborazione fotografica. Si sfrutta il caos per far emergere una molteplicitĂ di linguaggi e di messaggi che, in qualche caso, perdono il loro significato proprio per essere solo segno e/o slogan pubblicitari.
Speranza Casillo (Roma)
âA notte è di chi aspetta; Suicidio; Il rumore del cuore; Frammentata; Self destruction
Non câè progettualitĂ dietro la composizione: è solo un viaggio. Nelle contraddizioni dellâartista, in mezzo ai suoi caos/un viaggio nei PixelâŚ.con lâintenzione di perdere memoria di sĂŠ: sciogliersi nellâacido e diventare un liquido e correre inarrestabile verso qualunque via di uscita e dimenticarsi.
Gruppo EDPR: Rafael Escobedo de la Riva e Spartaco Paris (Roma)
Alberi di luceâŚPonte pedonale â Progetto
Lâoccasione di progettare il Ponte Portuense è stata interpretata soprattutto nei possibili effetti dellâintervento su scala urbana. La riflessione progettuale ruota intorno al significato che il ponte può avere connettendo differenti percorsi e modi di fruire i quartieri di Testaccio e Trastevere.
Fabio Franchino (Torino)
0110010
Un CD rom e una provocazione mediatica pensata per obbligare lâutente a studiare e ricercare nei labirinti delle interfaccie; con immagini astratte, dalle quali paradossalmente non si può uscire (quitter) è una riflessione sui mezzi (le interfacce) che si frappongono fra lâuomo e la macchina.
Stefano Antonello e Thomas Bisiani (Venezia)
Mediapack Padiglione temporaneo per i piccoli spettacoli audiovisi â Progetto
Mediapack è unâarchitettura effimera, un involucro avvolgente che riceve e trasmette la luce, e con essa produce virtualmente spazi sempre nuovi, ricevendo informazioni elettroniche che trasforma in esperienze visive.
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Comune di Milano
Monomaniakales
Inguine.net
National Museum of women in the arts di Washington D. C.
Tullio Pacifici
Fino al 24.VI.2001
Caos & Comunicazione. Il disegno italiano alla Biennale Giovani di Sarajevo
Milano, Openspace. Palazzo dellâArengario, via Marconi 1
Info: Settore Giovani del Comune di Milano. Ufficio Promozione Culturale, tel. 02884664102, fax 0288464116, milano.procult@flashnet.it
Per arrivarci: MM1 stop Duomo
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All' attenzione di Sig. Tullio Pacifici,
Grazie per avrmi avvertito dell' articolo su cui compare, con mio piacere, nche l' immagine del mio plastico.Il fatto di essere selezionata per questa Biennale mi gratifica e gia' sta dando piccole soddisfazioni anche a Firenze, dove mi sto laureando.
Noi giovani abbiamo bisogno di incitamenti!
da ogni direzione!Ora frequentero' anche il vostro sito, l' arte gode di un' incredibile attrazione seduttiva.
Non so se puo' interessarvi una mia intervista di 30 domande che ho fatto ad Hani Rashid il 20 marzo a New York, aspetto vostre notizie
Sofia Cattinari
X Biennale dei Giovani artisti dellâEuropa e del Mediterraneo â Sarajevo 2001. 17-31 luglio 2001
Si è conclusa la fase di selezione dei progetti che rappresenteranno creativitĂ giovanile milanese alla Biennale dei Giovani Artisti dellâEuropa e del Mediterraneo.
Milano presenterĂ le produzioni di Ilaria Bozzi e Lucia Veronesi per lâarea Arti visive, di Francesca Bosi e del gruppo formato da Antonietta Addario, Simone Biffi e Piero Orlandi per lâarea Progetto, di Massimiliano Pagliara per lâarea Spettacolo.
Per informazioni: 02-884641