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Fino al 27.I.2017 | Roberto Rizzo, Meridiani e Paralleli | Marco Grimaldi, Satelliti in attesa | Nuova Galleria Morone, Milano

di - 19 Gennaio 2017
La mostra di Roberto Rizzo e Marco Grimaldi in corso alla Nuova Galleria Morone di Milano innesca una riflessione pressoché inevitabile sulla pittura astratta contemporanea. Sicuramente Roberto Rizzo incarna l’ultimo lascito della pittura analitica, risolta in una stesura coerente, dove i diversi trattamenti della superficie si pongono dialetticamente in relazione con la sagomatura del supporto. Grimaldi, invece, sembra attenersi piuttosto a una stesura trasparente basata su periti effetti luminosi che appaiono in coaguli e in ritmi sospesi. Ambedue però, anche se apparentemente distanti, ragionano sul portato del colore modulato dai diversi trattamenti della pasta pittorica come se si trattasse del residuo di una gestualità che coerentemente rincorre, ancora una volta, il portato figurativo del segno.
Rizzo risolve questo portato in un andamento verticale come una cascata fragorosa, scorta nell’inquadratura geometrica che s’apre come una finestra nel monocromo; Grimaldi, invece, sembra catturare il movimento dei lumi in un corpo evanescente e pulsate. Solamente un esame più attento ci fornisce i dati essenziali di queste opere fatte di una pittura tersa e raffinata; i supporti sagomati di Rizzo, oltre a affermare il carattere le oggettuale del quadro schermo, raccolgono diversi caratteri del procedere della pennellata che tesse le fitte trame  della copertura monocroma mentre nel brano centrale trascina più violentemente il colore.
La diversa scrittura pittorica alterna in tal caso la mistificazione della copertura meccanica, alla sua più urlata evidenza del mezzo alla ricerca di un equilibrio formale risolto come coerente spazio dell’immagine.
Rizzo, infatti, con le interruzioni dei tagli e la morbidezza degli angoli dei suoi quadri interroga l’assenza della pittura almeno quanto la sua differente declinazione.
Grimaldi, diversamente, in questa mostra ha usato il ritmo ternario per dimostrare che la coerenza spaziale è solo questione di organizzazione di un programma figurativo.
Marco Grimaldi, che procede abitualmente per cicli, in questo caso scompone le famiglie formali e le risistema in un nuovo enunciato pittorico. E ancora, per Rizzo ogni quadro è la dimostrazione di un processo di qualificazione della superficie sia come luogo della pittura, sia come strutturazione dello spazio della visione mentre per Grimaldi è l’urgenza di vedere materializzarsi un fantasma.
“Satelliti in Attesa” di Marco Grimaldi, l’installazione nella Project Room della Nuova Galleria Morone, nasce da un importante corpus di disegni eseguiti in due anni come appunti dell’esistenza. I segni sono, quindi, immagini mnemoniche che reclamano un’espressione fisica, un’apparizione nel processo di rivelazione. La pittura è il veicolo per sottrarre alla sfacciata evidenza questi ricordi e per presentarli nel bagliore di un’assenza.  Roberto Rizzo, dal canto suo lavora minuziosamente sulla stessa opera per mesi elaborando le due dimensioni cromatiche all’interno di un unico progetto plastico; senza evitare il portato storico della prassi cui si attiene, riporta in questa elaborazione al suo schema suggestioni cromatiche provenienti dalla pittura manierista e dalle più ardite peripezie moderniste e dice: «La mia posizione non rimpiange i dogmatismi della forma moderna, ma considera che qualunque tipo di pensiero, per sopravvivere e costruire cultura, debba necessariamente essere veicolato da una forma».
Marcello Carriero
Mostra visitata il 24 novembre 2016
Dal 24 novembre al 27 gennaio 2017
Roberto Rizzo, Meridiani e Paralleli
Marco Grimaldi, Satelliti in attesa
Nuova Galleria Morone,
via Nerino n°3, Milano
Orari: da martedì a venerdì, dalle 11.00 alle 19.00
sabato dalle 15.00 alle 19.00
Info: T. +39 02 72001994, info@nuovagalleriamorone.com

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